Il CORRIERE:
5 agosto 2016
Il sindaco: "Le miserie politiche di qualcuno non mi
appartengono".
E sui migranti: Avellino città razzista!
Il sindaco, si quel Paolo
Foti che descriviamo quasi quotidianamente, onesto tre volte, come si
autodefinisce, ieri ci ha bollato pubblicamente quali razzisti.
Razzisti, noi, gli
avellinesi, quelli a cui ha chiesto spudoratamente il voto tre anni e mezzo fa,
promettendo mari e monti senza rispondere ad un solo impegno.
www.orsettodigimmi.blogspot.it
Anzi producendo un disagio e
una strafottenza della città e dei problemi tale, che basta girarsi intorno per
accorgersene.
Un luridume vergognoso che
ha sporcato cose e coscienze.
Un personaggio, questo
signor Foti, senza dignità, seppellito da una montagna di avvisi di garanzia,
inetto e senza onore, si permette, dopo averci trasportato in un limbo di
volgare disonestà, di chiamarci razzisti.
Razzisti perché incapace di
dettare un’agenda operativa per l’accoglienza dei clandestini, razzisti perché a
differenza sua, ci rendiamo conto che il pericolo che incombe in Europa ci può
attanagliare improvvisamente, seguendo le strategie ultime che vogliono colpire
anche i piccoli centri (vedi la chiesetta vicino Rouen).
Razzisti perché riteniamo
che non basti seguire il protocollo del Pd ad ogni costo perché ci si lavi la coscienza.
Razzisti perché pensiamo
alle nostre famiglie, ai nostri cari, alla nostra città.
Razzisti perché non ci siamo
accorti subito che razza di mistificatore fosse lui, un sindaco imposto,
borioso e inutile: ora che ha manifestato finalmente, l’odio nascosto per la
sua terra, capiamo anche i perché dei suoi comportamenti.
Qual è la miseria politica di cui parli, sindaco Foti, se non la tua additivata con quella spirituale?
RDM
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