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sabato 13 agosto 2016

Avellino e il ferragosto malandato...

Teresa Mele, assessore alle pari opportunità, all'inclusione sociale e alle politiche culturali...!

Ci piacerebbe conoscere quali siano i risultati di assessorati che mangiano i nostri soldi senza darne conto. 

Tomasone, Preziosi e Penna sono i responsabili degli settori che tocchiamo con mano quotidianamente: urbanistica e governo del territorio, lavori pubblici e trasporto locale, politiche ambientali;

deleghe evase male o per niente...!


Ah, abbiamo dimenticato Arturo Iannaccone, il famoso medico con il pallino del commercio (!) che ovviamente non sa che pesci prendere.



Ma torniamo a Teresa Mele, avvocato esperto, anche se  non abbiamo capito bene in che, dalla lettura del curriculum.

Però una cosa è certa: Paolo Foti l'ha classificata dottore in politiche culturali, embè, vuoi mettere.

E il bravo assessore immediatamente, ha capito che doveva preparare un evento, come fanno i tanti organizzatori, grandi e piccini, che ogni giorno intasano i piani del Comune con un cappello sempre più largo fra le mani.

Mai e poi mai ha sfiorato la mente di questo genio designato, il pensiero che forse un responsabile di questo settore si sarebbe dovuto interessare seriamente di quanto offra il panorama artistico e culturale del capoluogo, per poi saggiare i vari livelli raggiunti, selezionando con esperti, capacità e qualità.


www.orsettodigimmi.blogspot.it

Nessuno ha fatto presente a questa signora che mensilmente lucra uno stipendio di € 2.800, se non andiamo errati, che se non ha idea di cosa sia coltivare  l'educazione alle arti e alla bellezza delle menti e dello spirito di un territorio, sarebbe onesto tre volte, per dirla alla Paolo Foti, suo promotore, non dimentichiamolo, passare la mano.

Nessuno, ancora, ha il coraggio di chiamare le cose con il proprio nome, e ammettere che questi assessori non hanno minimamente idea di cosa fare, ma godono come ricci quando trovano accreditato uno stipendio che solo un personaggio come il sindaco poteva consentire di sperperare in questo modo.

Chi tra questi amministratori ha il buon gusto e il rispetto per chi soffre la disoccupazione e la povertà, tali da togliersi dalle scatole,  lasciando spazio a chi potrebbe fare?

Purtroppo,  se non si ha alle spalle un partito che rilasci lauree di  geniali capacità, ad Avellino non  si fa molta strada: e la storia volgare, continua.

RDM


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