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venerdì 29 luglio 2016

Avellino terra di malaffare...


Il Consorzio Idrico dell'Alto Calore, una realtà nata nel maggio del 1938, garantiva servizi, lucro e lavoro al capoluogo irpino.

Dopo anni di crescita esponenziale, è diventato un carrozzone politico atto a servire il potentato locale che utilizzava il bacino elettorale formato a colpi di criminali assunzioni.

E' di Ciriaco De Mita l'invenzione malefica di dividere la società di distribuzione in due: Alto Calore Patrimonio e Servizi.

Due i consigli d'amministrazione, nuove assunzioni, aumento del potere elettorale, e di rimando distruzione economica dell'azienda.

Come sempre, mai per un attimo si è tenuto presente il bene della Comunità, anzi, la strategia di dividere per aumentare il potere, De Mita l'ha adottata  anche nella Sanità dove s'è inventato il doppio primariato.

Due direttori nello stesso settore, visto che l'ospedale Moscati aveva una sede in città e una a Monteforte Irpino.

Una strategia vincente per il sindaco di Nusco, proprio come quella dell'usuraio, che però vede suicida il malcapitato cliente.

Nel 2003 il Consorzio diventa Società per Azioni, e dopo una voragine debitoria ormai incontrollabile, nel 2014 si decide di porre fine alla magia dell'illusionista dell'Alta Irpinia.

www.orsettodigimmi.blogspot.it

Oggi il presidente Lello De Stefano, con una richiesta di rinvio a giudizio sulle spalle, viene rieletto (?) a dimostrazione che non è De Mita il problema, ma il demitismo che è in noi;


e gonfio di un'arrogante sicumera, fondata su sue certezze giudiziarie, è evidente, provvede a effettuare nuove, inutili e perniciose assunzioni sotto l'egida Garanzia Giovani

Se la riforma regionale avesse un seguito, forse la cosa, passando nelle mani di un Ente grande come la Acea SpA, controllata dal sindaco di Roma Virginia Raggi, approderebbe su spiagge umane prive di lestofanti approfittatori e si potrebbero nutrire speranze per una stagione di normalità gestionale.



RDM

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