Promuovere il benessere sociale, tutelare la salute, essere solidali, rimuovere lo stato di disagio, favorire la migliore qualità della vita, garantire i servizi sociali: questi sono i dettami della legge regionale n. 11/2007 che stabilisce la creazione degli ambiti sociali.
Sono pochi i cittadini che conoscono il significato di Piano di Zona, e ovviamente, questa amministrazione farlocca non ci tiene che qualcuno lo capisca, altrimenti potrebbe accampare ulteriori attese.
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Il sindaco Paolo Foti, questo monumento all'inefficienza, forse non sa bene che sia suo dovere rispettare la legge, e infatti si è beccato il rinvio a giudizio del prossimo novembre, e una caterva da primato mondiale, di avvisi di garanzia.
Siamo agli ultimi posti nelle classifiche nazionali per vivibilità, e primi per numero di suicidi;
quindi le voci della legge sono tutte inevase: resta la tutela della salute, che modestamente provvediamo a vanificare con l'offesa dei cartellini all'Asl, e con l'inquinamento atmosferico che un assessore all'ambiente, Augusto Penna, si sempre quello che non sapeva dove fosse il Municipio, vorrebbe risolvere con una toppa più grande del buco.
Non avevamo dubbi sul valore di questo ennesimo scienziato insediato da Paolo Foti, infatti qualcuno serio, appena constatato l'andazzo, si è immediatamente dimesso.
Infatti le squadre di calcio della serie A, i maratoneti e i canoisti, si prenoteranno per accamparsi proprio lì, dove stazionavano gli automezzi, perché gli atleti possano ossigenarsi in vista dei prossimi appuntamenti sportivi.
Intanto pare, sia stata designata Valle quale sede di partenza e arrivo dei mezzi per il trasporto dell'utenza, e lasciamo a voi le giuste deduzioni, circa i disagi degli studenti che dovranno raggiungere i plessi scolastici, per non parlare di invalidi, anziani e mamme con bambini...!
Ci chiediamo: c'è una possibilità perché Avellino possa risorgere mai dalla rovina a cui l'ha condannata questo sindaco infelice?
RDM
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