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lunedì 11 luglio 2016

Avellino e i suoi maledetti bilanci falsi...



Amedeo Gabrieli, direttore Acs 
Sarà l'estate, il bel tempo, la ricerca di un pò di fresco, che ci spinge ogni mattina a godere delle prime ore, forse le più idonee al funzionamento neuronale, dopo aver trascorso la notte a confrontarci con i nostri pensieri.

E i dibattiti non mancano;

giornali, mal scritti e stampati peggio, ci raccontano, con il proprio punto di vista, quelle scarse amenità che la città offre.

E sono sempre uguali a se stesse, e mai migliori: Acs, Gesualdo, Foti e i suoi bilanci...

Chi si interessa del quotidiano che vede problemi enormi per tanti che non ce la fanno, dei disperati degli alloggi o degli abusi che nessuno rileva?


Il Casino del Principe
Un giornalista incazzato, stamane, ci spiegava che la povera Matetich, il consigliere comunale che gestisce con il marito Il Casino del Principe, non avrebbe colpe: il cognato Amedeo Gabrieli, le aveva comunicato il numero della carta di credito Acs, per pagare la sua assicurazione, che lei immaginava fosse del cognato..!

Povera...!
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Un menu del Casino del Principe (si chiama così)
A parte il fatto che l'assicurazione si paga presentando la carta o il denaro contante allo sportello, ma se pure, vorremmo ricordare al simpatico amico informatissimo,  che quando il marito della Matetich, fratello della moglie di Gabrieli, ha pagato l'albergo fuori Avellino o l'ha usata per spesucce varie, presentava la carta fisica, non certo il solo numero.

Insomma, per concludere, il problema di questa città per idioti, sta nel potere; 

quello che signori ultraottantenni dell'Alta Irpinia hanno imbastardito, invadendo ambienti immacolati come il Tribunale o gli enti pubblici.

Intoccabili ...!

Questa la dimensione mentale che li ha spinti a osare sempre più: un'amministrazione a disposizione come si evince dalle intercettazioni, e un sindaco compiacente che si beava di se stesso.

www.orsettodigimmi.blogspot.it

Liviuccio Petitto acconsentiva al telefono alle richieste di un Gabrieli sempre più arrogante e sicuro di sè. 


Spavaldo, con il mezzo sigaro fra i denti che gli dava quel coraggio mai avuto, e il sindaco Paolo Foti che gli confermava la fiducia: cresceva nelle sue miserie.

Tutti colpevoli, e il mandante è quello che prende più anni di carcere secondo le valutazioni di diritto penale: qui qualcuno pensa di essersela scappottata, ma se si stabilirà che il mandante è proprio il sindaco, bè, ne vedremo delle belle.

Il film è appena cominciato, e tra bilanci falsi che i tecnici vorrebbero declassare a incompleti, truffe inganni e ladrocini, forse non ci sarà bisogno delle dimissioni per mandare a casa questo signore onesto tre volte, tutto d'un pezzo, dalla schiena dritta... inutile, diciamo noi, anzi dannoso.

RDM

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