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mercoledì 1 giugno 2016

Avellino e la sua visione di legalità...



La Polizia Penitenziaria è autorizzata a schiaffeggiare gli avellinesi, mentre quella municipale applaude...Grazie...
Il reale si può confondere con il virtuale, specialmente quando i poteri tendano ad imporsi, infischiandosene della legge che si persegue a proprio uso e consumo.

Sentirsi uno sceriffo che comandi nella "sua" città, come vediamo nei film americani, secondo noi manda fuori di testa qualche vigile urbano.

Fermare le donne per fare apprezzamenti o battute stupidamente sterili e sentirsi "fico", fa del male alla città e a se stesso: purtroppo se lo si capisse staremmo qui a scrivere del nulla.


Via Piave, storie di ordinaria quotidianità:
anche questo signore vanta i suoi angeli custodi...
La legge, quest'illustre sconosciuta insieme alla professionalità, è usata e abusata continuamente, specie da chi sarebbe preposto a farla rispettare.

E Avellino, come ormai scriviamo da tanto, è prima solo nelle classifiche negative: dovunque si acceda, è difficile trovare un pubblico ufficiale all'altezza delle mansioni.


Quando si chiede, per esempio, la ragione per cui un automezzo così pesante e tanti altri della Polizia Penitenziaria,  debbano distruggere la pavimentazione che i cittadini pagano, oltre al decoro della città e il rispetto dell'Istituzione che si rappresenta, nel migliore dei casi la risposta è un sorrisetto ironico, mai un serio approccio al problema.

E allora continuiamo a vivere  da analfabeti come le mamme di Valle che godono dell'occasione televisiva per snocciolare  il proprio sapere, mentre hanno lasciato a soffrire i figli per mesi senza accorgersi della loro sofferenza, troppo prese da altre faccende.

E' una città finta, in cui l'effimero acquisisce dignità, mai l'opposto, e se qualcuno tenta di ricordarlo, beh, è meglio che ritorni in sé, e si ravveda.

RDM


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