Guardate il sindaco Paolo Foti estasiato davanti allo scoprimento del "pannetto" santo!
E c'era Ciriaco De Mita in trepida attesa, pensando a quale grado di inciviltà sia riuscito a portarci in questi suoi 50 anni d'incontrastato dominio, e le donne che avranno ricevuto anch'esse il miracolo, a bocca aperta per osannare Biagio Agnes e la piazza intitolatagli.
Certo Agnes, diventato giornalista e Direttore Generale Rai, avrà superato un concorso difficilissimo, fregandosene dei suoi forti appoggi vaticani o del potere che ha la Chiesa nello Stato italiano.
Quindi perché non tributargli onori e gloria ad Avellino, la città che non l'ha mai visto o sentito, se non per il fabbricato mai finito per ragioni familiari tanto "rispettosi" per il decoro della città.
"Gentili" anche quando non hanno rinunciato ad un metro quadro per donare qualche portico al Capoluogo.
Intestare una piazza al Corso accanto al suo palazzo, quindi, secondo le logiche locali, ci pare giusto;
è riuscito ad agguantare un ruolo di tutto rispetto con le sue raccomandazioni vescovili, senza mai rischiare un'ora di lavoro o di denaro in vita, come fanno quotidianamente tanti veri figli di questa terra usata e abusata da sempre almeno dai suoi amici d'infanzia, ed una targa importante da morto!
Ma si, godiamoci il momento, perché non è da tutti vivere un'esistenza di gloria, onori e denaro, mentre la plebe che s'impegna per portare un pò di lustro alla cittadina debba essere continuamente vessata e mortificata da istituzioni orbe.
La pedana regolamentare in allestimento |
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Nessuno porrà mai una targa al rispetto, all'educazione o al contributo per la comunità, anzi le istituzioni devono penalizzare chi non chiede ma fa, forse per una forma congenita di gelosia, o per un patologico complesso d'inutilità.
E allora andiamo a verificare quanto dovremmo sapere d'ufficio, e scegliamo i momenti topici in cui si possa creare il maggior danno possibile, perché la regola resta sempre uguale a se stessa: devi capire chi comanda...!
Purtroppo è chiaro che i ragazzi della Caffetteria non saranno premiati, né il loro impegno riconosciuto, perché, signori, siamo nella terra di quelli nella foto: gli inneggianti al nulla.
RDM
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