Perché si scende in piazza per suonare trombe e urlare viva l'Italia, e investire un bambino, mentre non si ama manco il proprio campanile?
Quando mai qualche avellinese ha aperto ostilità contro il Comune, organizzando manifestazioni serie come avvengono in altri paesi del mondo?
Foti, Cipriano, Gabrieli, Ambrosone, Asl, Asi...le nostre punte di diamante...all'attenzione della Procura!
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Ambrosone, Foti e Cipriano continuano a regalarci le loro forbite perle di moralità, senza ritegno, come se avessero acquisito medaglie al merito.
Qualcuno spieghi a questi signori che, comunque andranno i loro futuri processi, noi avellinesi sappiamo finalmente quali siano i loro curricul(a)um;
ma li votiamo e rivotiamo.
Perché siamo della stessa pasta, non della stessa casta, ma certamente pronti all'emulazione solo se ne avessimo l'opportunità.
Intanto dopo qualche silenzio delle istituzioni, i nostri, ritornano alla carica.
Piano piano, l'elettrauto Modestino Iannaccone, messa in soffitta la chiusura della sua attività da parte delle autorità, ritorna ai fasti di sempre, come lo stupratore seriale: non si fermerà mai se non lo sterilizzi...
Embè, ormai saranno passati oltre i controllori;
attenderemo altri anni perché si sveglino nuovamente, ma forse non accadrà mai più, perché, signori, Avellino chest'è...
Siamo un paese meraviglioso, non serviamo se non per mendicare sugli enti pubblici dove troveremo dirigenti felici di poter controllare gli altri con il denaro dei cittadini, e accogliere i questuanti, vera esibizione fisica del potere, con quell'aria di sufficienza che li rende gonfi e tronfi.
Ah, povere sciabole, prigioniere di quest'orda di foderi che una sorte maligna ha voluto esaltare a una dignità impropria.
RDM
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