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giovedì 30 giugno 2016

Avellino e la musica nel Parco, ma qual è questo Parco...?


Leggendo un articolo sul web, abbiamo saputo della disperazione del presidente di una delle molteplici associazioni avellinesi che puntualmente si propongono con progetti, tutti speciali e insostituibili, che però dovranno gravare sulle spalle degli altri.

I Senza tempo, il nome del gruppo, Luciano Moscati, quello del rappresentante.

Stavolta abbiamo perso il treno, non potendo attuare questa ennesima meraviglia, secondo queste persone così addentro alle cose musicali;

l'amministrazione del Gesualdo, e quindi noi cittadini, avremmo speso, prezzo stracciato grazie a Luciano Moscati, solo € 40.000...!

www.orsettodigimmi.blogspot.it

Dice il signor Moscati, e mi pare che questa volta il nomen non sia omen, noi proponevamo e il Gesualdo pagava!

Fantastico!

E' bellissima l'affermazione finale in cui asserisce che con Cipriano si poteva lavorare sette mesi all'anno, tra dibattiti, mostre, esposizioni: il presidente del Gesualdo era un gran presidente...!

E certo che lo era, anche noi gli avremmo pagato le vacanze se ci avesse fatto  lavorare sette mesi all'anno come è capitato a quest'associazione di fortunati.

Solo che Cipriano è sotto inchiesta, i suoi bilanci sono falsi, i soldi sono spariti, e la grandezza gestionale è tutta nel motto, caro Moscati: chi non spende, non guadagna...capisc'iammè...!

Il punto, tanto per rispondere seriamente a questi personaggi avellinesi che aiutavano a spendere, è che  non si sono mai attardati a riflettere come mai avessero trovato tanto terreno fertile in questo presidente dal cervello vulcanico.

Mai, questi  associati, si sono preoccupati del quartiere che ha dovuto subire per giorni e giorni, l'abuso e l'inquinamento acustico che le belle iniziative creavano nel circondario.

Nessuno di loro, e Cipriano altrettanto, troppo preso dall'orgasmo economico della 
spesa /impresa, ha notato che i fabbricati a pochi metri, nella cintura perimetrale, fungessero da cassa armonica. 

Nessuno, ancora, che fosse da irresponsabile proporre musica a tutto volume fin dalle prime ore del pomeriggio, e parliamo delle 
13.00 / 14.00, 
non lasciando alcuna possibilità di scampo agli sfortunati abitanti limitrofi fino alle 5.00 del giorno successivo..!

Nessuno, signor Moscati, se ne è impipato,  e sa perché?

Perché siamo avellinesi, figli dell'amico degli amici, interessati solo ai fatti nostri, e che ce ne fotte se Roma brucia...!

I bilanci, i problemi dei disoccupati, gli alloggi, il verde, le strade, gli stupri, la città derubata, i suicidi,  non contano;

serve che Luca Cipriano ci faccia spendere i soldi dei cittadini senza chiedere a noi stessi, manco per un attimo: ma si poteva fare...?

Eppure gli accadimenti si sanno in una città piccola come la nostra, e se chiudiamo gli occhi per aprirli solo davanti a quello che ci interessa, non pensate che siamo complici anche noi, di tanto malaffare?

E chi fa da cassa di risonanza sui media, non faccia spallucce, perché, anche se si auto assolve, è complice.

RDM

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