Scrivere quotidianamente dei problemi della città ed accorgersi che un'amministrazione iniqua e senza alcun rispetto per chi l'ha eletta, va dritta per la sua strada, non determina frustrazione o malanimo, ma solo la ripetuta triste considerazione che il capoluogo irpino è una terra da tempo affidata nelle mani di personaggi vittime di se stessi per l'educazione servile che hanno ricevuto e quindi schiavi di capobastone che conoscono bene i propri polli.
Purtroppo in Italia, ormai, e figuriamoci in questa cittadina di provincia, la politica agisce per scopi e direttive che non hanno certo come riferimento il bene pubblico.
Lo vediamo ogni giorno;
si riuniscono di notte e fanno quel che devono, mentre gli altri sono distratti, dormono o sono andati al bagno.Paolo Foti, ovviamente, non avendo cultura politica, sociale e di servizio, rappresenta solo il citofono dal quale comunica il suo padrone, quello che l'ha voluto là: Nicola Mancino.
E continuiamo così, Avellino sempre nelle mani di qualcuno dell'alta Irpinia che se ne strafotte, mò ce vò, delle strade o dei problemi, perché interessato al potere, quello che lo ripagherà e che gli permetterà di continuare a comandare, per sempre fino alla morte ed oltre, direbbe De Mita.
E allora che dire della conferenza stampa di ieri tenuta da Giancarlo Giordano e Nadia Arace, circa la loro assoluta ininfluenza negli sviluppi dei consigli comunali: su 16 mozioni ne hanno viste approvate ben 13, ma tutto è rimasto come prima...!Ricordo una vecchia barzelletta dove si diceva"parla...parla...tanto sempre...lo prenderai"
www.orsettodigimmi.blogspot.it
Come per il governo della Nazione, anche qui dovremo purtroppo, sperare nella magistratura che acquisisce sempre più potere per l'assoluta arroganza di questa politica infame che ha come punto ultimo del suo impegno la barzelletta di cui sopra.
RDM
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