"Elegante" arredo del ristorante gestito dai coniugi Ciccarone/Matetich, ne
"Il Casino del Principe"
Una
fattura di € 6000 dell’Acs, per un contributo all’associazione dei cognati del
Dg Gabrieli, Matetich/Ciccarone, con la
quale gestiscono inverecondamente Il Casino del Principe, graziosamente offerto
da Paolo Foti per la ristorazione, il mercato della verdura, il calcio balilla
e le cene elettorali.
Il nostro
sindaco onesto tre volte, secondo lui, utilizza i beni comunali, e quindi
nostri, per gli amici e per le cene elettorali.
Non so
che significhi essere onesto per questo sindaco marziano;
spendere
i soldi degli altri, noi, per scopi personali (amico, voti, ingrazia menti), è
disonesto signor Foti, fattelo spiegare dal Procuratore Cantelmo quando ti
troverai a dovergli rispondere sui fatti, non sulle cazzate del partito o sulle
tue demenziali elucubrazioni di
estraneità.
E’ vero,
questa città dopo tanto servilismo, si è meritata Paolo Foti, Petitto e gli
assessori che si sono alternati, salvando la pace di uno o due.
Però
anche il peggior delinquente avrebbe diritto a qualche considerazione umana,
mentre noi dobbiamo subire il castigo eterno da cinquant’anni a questa parte.
Piazza
Libertà, infatti, è il fiore all’occhiello: subito ci sapranno riconoscere quelli
che metteranno piede ad Avellino.
Una
cripta a cielo aperto con qualche arbusto rachitico qua e là, il bianco
accecante e un progetto da disturbati, sono la pietra tombale, mò ce vò, di una
città sfregiata e oltraggiata : gli allagamenti, il verde, la sporcizia e il
prode Mostino
l’elettrauto che ha riaperto i battenti,
ci raccontano la vergogna di un’amministrazione che senza ritegno, continua
imperterrita per la sua strada, alla faccia di avvisi di garanzia, arresti,
Procura e Cantelmo.
RDM
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