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sabato 21 maggio 2016

Avellino deturpata per sempre...

 "Elegante" arredo del ristorante gestito dai coniugi Ciccarone/Matetich, ne 
"Il Casino del Principe"
Una fattura di € 6000 dell’Acs, per un contributo all’associazione dei cognati del Dg Gabrieli, Matetich/Ciccarone,  con la quale gestiscono inverecondamente Il Casino del Principe, graziosamente offerto da Paolo Foti per la ristorazione, il mercato della verdura, il calcio balilla e le cene elettorali.

Il nostro sindaco onesto tre volte, secondo lui, utilizza i beni comunali, e quindi nostri, per gli amici e per le cene elettorali.

Non so che significhi essere onesto per questo sindaco marziano;

spendere i soldi degli altri, noi, per scopi personali (amico, voti, ingrazia menti), è disonesto signor Foti, fattelo spiegare dal Procuratore Cantelmo quando ti troverai a dovergli rispondere sui fatti, non sulle cazzate del partito o sulle tue demenziali  elucubrazioni di estraneità.

E’ vero, questa città dopo tanto servilismo, si è meritata Paolo Foti, Petitto e gli assessori che si sono alternati, salvando la pace di uno o due.

Però anche il peggior delinquente avrebbe diritto a qualche considerazione umana, mentre noi dobbiamo subire il castigo eterno da cinquant’anni a questa parte.
 
Piazza Libertà, infatti, è il fiore all’occhiello: subito ci sapranno riconoscere quelli che metteranno piede ad Avellino.

Una cripta a cielo aperto con qualche arbusto rachitico qua e là, il bianco accecante e un progetto da disturbati, sono la pietra tombale, mò ce vò, di una città sfregiata e oltraggiata : gli allagamenti, il verde, la sporcizia e il prode Mostino l’elettrauto che ha riaperto i battenti, ci raccontano la vergogna di un’amministrazione che senza ritegno, continua imperterrita per la sua strada, alla faccia di avvisi di garanzia, arresti, Procura e Cantelmo.

RDM



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