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lunedì 23 maggio 2016

Avellino prigioniera dei suoi spudorati amministratori...

Avellino, Foti pensa a ricandidarsi: nel Pd si accende il dibattito sulle Primarie
Livio Petitto
Petitto, Festa, Ambrosone, tutte  figurine ripetute che continuano ostinatamente a vivere il consiglio comunale da anni, ma con il caso Acs si ritrovano sbigottiti.


Gianluca Festa
Amedeo Gabrieli, vorrei ricordare agli smemorati di Avellino, esiste all'Acs da otto anni, e loro l'hanno condiviso consentendogli di restare a quel posto che non meritava prima, durante e dopo, nonostante i risultati da subito, anche senza conoscere la truffa.


L'amica di Gabrieli, Giugliano, per esempio, moglie di un ex parcheggiatore che poi è stato assunto in un'azienda al nord (?), da operaia mantiene la figlia agli studi a Londra, mentre in ultimo c'è stata la malversazione con il presidente della Casa sulla Roccia al quale è arrivato un appalto dall'Acs (?), nonostante non avesse un'impresa idonea, purché assumesse l'altro figlio di questa signora.


Enza Ambrosone
Dov'erano questi consiglieri che si sentono tanto bravi da proporsi continuamente all'elettorato?

Hanno permesso a Paolo Foti, sempre lui, di elargire somme di almeno cinque zeri continuativamente senza un minimo di pudore: le partecipate si creano per fare economia o almeno per far risparmiare l'ente pubblico .


Non è mai successo niente di tutto ciò, anzi il signor Gabrieli era un pozzo senza fondo, e faceva bene dal suo punto di vista, dato che lo accontentavano comunque.

Delle due l'una: o sono complici o idioti, in entrambi i casi, inidonei al ruolo.

RDM






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