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lunedì 25 aprile 2016

Avellino: per una volta siamo d'accordo con Paolo Foti...



Un quotidiano web ed il nostro Luca Del Gaudio hanno pubblicato la notizia che l'amministrazione Foti non ha reiterato i permessi per l'evento in Piazza Garibaldi, cosiddetto 
C'entro per il Centro 
del prossimo agosto.

Non sappiamo le ragioni dell'inatteso buon senso di Paolo Foti, ma se siamo sempre pronti a stigmatizzare e puntualizzare ogni suo intervento, ci troviamo in questo caso plaudenti all'indirizzo del primo cittadino.

Già lo scorso anno come abbiamo rimarcato sempre da queste pagine, scrivemmo contro la scellerata decisione di inserire tra i palazzi concerti o qualsiasi genere di manifestazione che richiedesse sistemi di sicurezza particolari.


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Contemporaneamente, intanto,  si ledeva la libertà di fruire  della città a chi non fosse per ragioni varie interessato.

Lo sconcerto derivante da questa manifestazione chiusa pericolosamente da civili abitazioni rese irraggiungibili sia dai proprietari che da ambulanze o Polizia che dovessero intervenire, ci faceva ritornare in tempi bui di autodeterminazione senza regole e rispetto della libertà.

La gioia di qualche migliaio di ragazzi inneggianti che la Polizia deve contenere ogni notte prefestiva al Viale dei Platani oggi, in via De Concilij ieri, dove c'è stato un omicidio e tanti episodi di violenza anche nei confronti dei portoni più volte incendiati, che si sono dovuti salvaguardare con cancelli protettivi, non può barattarsi con i disagi di malati, anziani o semplicemente avellinesi desiderosi di vivere in pace la propria abitazione.

Il sindaco Foti, infatti, proprio per difendersi da queste scene notturne ha provveduto a chiudere con cancellate gli spazi perimetrali ai portoni del palazzo in cui abita.



Così accade ogni estate in quella striscia di cemento che qualcuno s'infervora nel chiamare Parco del Teatro Gesualdo, anch'essa luogo di atroci amenità musicali che senza rispetto, provocano dal primo pomeriggio fino alle prime ore del mattino, un inquinamento acustico vergognoso che rimbombando fra i palazzi del circondario, lede la libertà di qualsiasi abitante o commerciante della zona.

La libertà, come si sa, è quella bellissima cosa che cessa nel momento in cui si leda quella degli altri;

se non si rispetta chi  non è d'accordo con le nostre esigenze, si sfocia nel libertinaggio.

Per cui nulla quaestio sugli eventi musicali o d'altro genere, ma che si svolgano in sicurezza e senza inficiare in alcun modo la libertà delle persone.



E questo accade se si scelgono luoghi idonei (il campo sportivo, il campo Genova, il piazzale dello stadio, il palazzetto dello sport...) e legittimamente deputati alla realizzazione di tali manifestazioni: perché la civiltà non è una parola che ci rende al passo con i tempi, ma il rispetto educato di quanto ci circonda, sia esso persone, animali, natura e cose.

Se non ci pensiamo spesso, capita che il concetto diventi labile.

RDM


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