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sabato 20 settembre 2025

Avellino, impoverita da se stessa, persevera imperterrita..!

Fiorentino Sullo e Ciriaco De Mita

L'Alto Calore ormai è un malato terminale, le cure dei nostri politici nel tempo hanno sortito il risultato finale, che pare non possa essere eluso.

La svendita delle sorgenti alla Puglia fu un affare elettorale partito da Berlusconi, che premiò l'ex governatore Fitto donandogli le quote dell'acquedotto pugliese controllate dal Ministero delle Finanze.

E quando la regione di Raffaele Fitto indisse un incontro tra i Presidenti dei territori interessati, Bassolino l'allora responsabile della Campania, non si presentò perdendo ogni attribuzione in favore della Puglia che fece la parte del leone.

Enzo De Luca, infine, grande friggitore del pesce clientelare, immediatamente barattò le sorgenti di competenza irpina, con Mastella per uno scambio di voti miserabile.

La diga di Campolattaro della provincia beneventana utilizzò le nostre sorgenti così come l'intera Puglia e parte della Lucania.

Insomma tutti hanno mangiato le carni di un'opera meritoria nata dalla visione illuminata di uno statista vero, Fiorentino Sullo. 

E la trasformazione voluta da De Mita in due società, Servizi e Patrimonio, per aumentare esponenzialmente il bacino clientelare, insieme al cazzismo bestiale dei governatori, determinarono l'inizio della fine.

Ora gli esponenti dei vari partiti vorrebbero instaurare ancora le vecchie regole spartitorie, insensibili a quanto stia accadendo.

Il Pd tifa per un rientro di Antonello Lenzi che li garantirebbe, anche se con le proprie dimissioni ha consolidato il giudizio di chi, conti alla mano, gli aveva rilevato un'inefficienza amministrativa ecclatante.

Ripetiamo allo stremo, i sindaci azionisti non fanno gli interessi dei propri territori ma solo i propri, da bravi questuanti, secondo le logiche di una politica malata instaurata dai vecchi caporioni scomparsi dalla scena.

Purtoppo questo è il panorama, nessuno è affidabile, l'antimafia ha appena escluso rappresentanti della Lega, dell'Udc e di Forza Italia, dalle liste elettorali per le prossime regionali.

L'Italia intera andrebbe commissariata, e i commissari magari scelti in qualche altro Stato in cui se si presenta un curriculum falso, si viene cacciati, diversamente da noi che tolleriamo che una come Daniela Santanché sia ministro della Repubblica.

RDM

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