Franco Alfieri e Enzo De Luca
È proprio vero che al peggio non c'è fine, Enzo De Luca, lo sceriffo che in una fatidica riunione ad Agropoli catechizzava FrancoAlfieri perché portasse voti al referendum di Renzi, con qualsiasi mezzo, oggi vorrebbe insegnare a Roberto Fico il modo giusto per fare liste pulite.
Ormai nulla ci deve meravigliare, l'epoca più disgraziata e reietta della società civile la stiamo vivendo da tempo, e i personaggi più incresciosi e impresentabili ci governano a ogni livello, Europa in primis.
Alfieri, il riferimento per eccellenza di De Luca, già presidente della Provincia cilentana, fu arrestato per voto di scambio politico mafioso, appalti truccati e corruzione.
Però il governatore continua con la spocchia della propaganda come fa Giorgia Meloni che si vanta della diminiuzione della disoccupazione, contando chiunque consegni una pizza sporadicamente o vada a comprare la frutta per un allettato.
E perfino con gli arresti, i domiciliari e gli indagati, Fratelli d'Italia non scherza, Roberta Tindari prima arrestata a Terracina e poi liberata ma con obbligo di firma, dovrà rispondere a più capi d'accusa.
Così Nicola Procaccini l'eurodeputato coinvolto nelle concessioni balneari e marittime, e una serie di appalti.
La corsa alle poltrone non è determinata da un'esigenza spirituale di aiutare il prossimo, ma solo di cogliere le occasioni più favorevoli per fare cassa.
A Napoli la Procura della Corte dei Conti sta vagliando le commissioni municipali, convocate fino a cinque al giorno per guadagnare gettoni di presenza e prebende per assessori e presidenti.
Dove ti volti e dove ti giri, c'è un imbroglio, e l'Alto Calore ne rappresenta plasticamente la sintesi.
Ora i sindaci si stanno ribellando alle sospensioni idriche a ripetizione, dimenticando che da azionisti sono corresponsabili delle gestioni clientelari, imposte dai partiti da loro rispettate quasi fossero una religione.
Ma è tutta fuffa, alla fine fanno il tifo perché rientri alla guida del Consorzio, Lenzi o qualche altro riferimento del partito, che assicuri a ognuno di loro la continuazione del do ut des.
Potremo mai cambiare...?...mah, dovremmo variare le tecniche educative, far dimenticare le attività camuffate da politica che gli permettono adulazione, potere e ricchezza, riattivando una parola astrusa e in disuso:
moralità..!
RDM
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