Il sindaco Rosanna Repole fa luce su una tragedia annunciata atavicamente non solo per Sant'Angelo dei Lombardi, ma per l'intera provincia.
La crisi idrica che l'ex amministratore Antonello Lenzi avrebbe risolto con un aumento, fuori dalla grazia di Dio, delle tariffe, non è nata per eventi naturali, ma per l'incuria e la dissennata amministrazione, che ha visto alla conduzione del Consorzio dell'Alto Calore, sempre e solo espressioni politiche, mai seri professionisti del settore.
La denuncia di Repole alla Procura, dovrebbe vedere sotto inchiesta la pletora di sindaci azionisti, che mai una volta abbiano rispettato la rappresentanza dei cittadini, ma solo i capibastone del partito di appartenenza.
Antonio Gengaro con l'intemerata a quelle parti malate del partito democratico, che avrebbero voluto salvare Laura Nargi, pur di ottenere il potere, ha ancora una volta puntato il dito contro l'ipocisia di alcuni, che ignorino il servizio alla gente.La soluzione alle interruzioni idriche, ai disagi e ai danni arrecati, non sarebbe determinata da astruse elucubrazioni tematiche, ma da una sola parola, onestà..!
Onestà intellettuale, del pensiero e delle azioni, vorrebbero che si intervenisse sulle condotte colabrodo che disperdono quasi la metà della portata d'acqua, invece delle solite politiche clientelari, fatte di assunzioni e assunzioni, dimenticando ogni rispetto per se stessi e per le persone.
Questi personaggi senza dignità andrebbero perseguiti penalmente, altro che scrollatina di spalle recitando il mantra del così fan tutti, per metabolizzare rospi e pantegane.
Chi ha rubato pensando agli stipendi e alle campagne elettorali, deve almeno essere estromesso.
I debiti negli enti si generano perché si ruba e non si sa amministrare, e i responsabili di tanti orrori possono essere portati allo scoperto, anche andando a ritroso nel tempo, e sarebbe veramente facile se solo lo si volesse.
RDM
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