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venerdì 1 agosto 2025

Avellino non può farsi condizionare da gente disturbata o al meglio, incapace perfino di leggere una frase..!

La follia è un venticello che ti avvolge subdolamente...!

Si dovrebbero ricordare i nomi dei personaggi che hanno assembrato la sala del Viva Hotel mercoledì sera, per capire quale sia la percentuale avellinese, che non riconosca né la Procura e nè la differenza tra fandonia e realtà.

Il signor Festa abile manipolatore di teste vuote o bisognose d'affetto, ancora non ha capito come funzioni la legge, il buon gusto, la regola del contraddittorio.

In effetti la verità sbandierata e fatta propria in quella sala mercoledì sera, non aveva alcun interesse, tant'è che manco la diretta facebook ci ha minimamente coinvolto.

Non ci spacciamo certo per il gotha della comunicazione o dell'informazione, ma subire le contumelie di un signore che non reputiamo all'altezza, ci disturberebbe non poco, e perdonate la franchezza, ma Festa e compagnia, secondo noi, rappresentano la quintessenza del ciarpame avellinese. 

Il commissario Paolo D'Attilio subentrato dopo le dimissioni di Gianluca Festa, dichiarò immediatamente d'aver trovato un Comune senza regole, altro che le stronzate dell'altra sera.

Gli applausi, le pacche sulle spalle, i baci e gli abbracci, ci ricordano le riunioni mafiose in cui il padrino parla e gli altri devono condividere senza mostrare dubbi o incertezze.

Nel caso gli astanti rischiano la vita, con Festa i pizzini contro il consigliere assunto a Villa dei Pini per contrastarlo, o l'altro che vive in un'abitazione priva dell'abitabilità...che tipo di messaggio ritenete che sia..?

Il metodo è quello, meno cruento certo, ma ugualmente intimidatorio, e la gente che sbavava in quella sala o non capiva quanto stesse accadendo con la propria presenza complice, o condivideva il metodo e i rischi, pur d'ottenere dal mammasantissimo in giacca, cravatta e gemelli...!

Barcellona, Copenaghen o Madrid, sono solo un metodo incolto di fare politica, Festa è uno che sogna, e non sappiamo se naturalmente, ma fatto sta che quando si esprime, gesticola e si esalta da un palchetto, ambone o pulpito, ciò che trasmette è patologia, di sano non c'è niente..!

Quel che conta è che hanno portato la città ai margini dell'insicurezza, Massimo Passaro prima e Enzo Costanza ieri, hanno mostrato Piazza Kennedy, una zona centrale, alla mercè di extracomunitari violenti che l'hanno resa impercorribile.

Al di là delle simpatie, delle tifoserie, dell'amore sperticato per Laura Nargi e il compagno di merende, che vuole tornare a sedere sulla seggiola più alta del Comune, gli effetti di una politica fatta di personalismi e amichettismo, priva di alcuna visione gestionale, lasciano spazio solo alla devastazione.

RDM

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