Abbiamo scritto di Pronto Soccorso da anni ormai, e mai finora qualcuno abbia colto l'emozione che un problema esiziale e a volte definitivo, avrebbe dovuto generare.
Poi è capitato che qualche personaggio più in vista, ne abbia fatto le spese, sviluppando improvvisamente una reazione a catena, perfino tra gli amministratori d'accatto che subiamo da anni in silenziosa comprensione.
In effetti la parola magica è condizionare, non importa quale sia l'argomento, l'importante è colpire nel segno anche se il bersaglio non sia d'interesse dello stesso manipolatore.
Ecco che il solito Luca Cipriano, ripetiamo assente ingiustificato nella narrazione amministrativa dell'ultimo anno, interviene a giorni alterni sul Pronto Soccorso.
E già, le pagine accusatorie sui social sono divenute elemento d'interesse, lo sdoganamento del dolore represso per paura o esagerato ritegno, ha sradicato ogni barriera repressiva.
L'argomento, ripulito dalle solite baggianate del così fan tutti, è divenuto motivo di scontro con la dirigenza inutile e perniciosa del Moscati e la povera gente, oltre a qualche giornalista come Enzo Costanza, perfino querelato...per manifesta professionalità.
Una città devastata da anni e anni di domini spregiudicati che personaggi privi di alcuna cultura gestionale, hanno determinato servizi da terzo mondo che un elettorato incapace e abulico, continua a premiare.
Nessun consultorio, politiche sociali inesistenti, famiglie bisognose abbandonate a se stesse, una Caritas furbetta che non solo non rendiconta mai il denaro percepito, ma diventa sempre più bramosa di nuove sovvenzioni.
Questa è solo una piccolissima sintesi dei molteplici mali di un paesotto, che non si misura e crede di equipararsi a grosse realtà europee, non avendone contezza e certo alcuna dignità.
Nargi e Festa mentre s'appropriano dei beni pubblici..!
La stravaganza di Gianluca Festa, scambiata per una politica nuova, autorevole, che avrebbe portato bene alla città, da una tifoseria accattona sempre col cappello in mano, ormai è ai titoli di coda, quelli di ieri sera al Viva Hotel
Le verità di questo istrionico cabarettista da strapazzo, non possono che aver interessato un'ormai sparuta combriccola.
E come, d'altronde, dopo i fiumi d'inchiostro riportati nei verbali accusatori della Procura, corroborati da testimonianze anche di complici, oltre che da inconfutabili intercettazioni ambientali, di cui tutti conosciamo almeno la suggestione evocativa..?
La pagina della diretta facebook reclamizzata già da ieri mattina, è stata riempita di insulti, tanto che il povero Giangi ha dovuto cancellare i commenti quasi tutti negativi.
E dire che una volta gli imbecilli che lo celebravano erano tanti, anzi facevano propria perfino la terminologia dell'ex sindaco, che mai scendeva ad argomentare, preferendo di gran lunga l'offesa gratuita.
I poveri questuanti seriali evidentemente, si sono accorti che non c'è più trippa per gatti e che i debiti e le cialtronerie fatte di festeggiamenti, fuochi d'artificio e cantanti, sono arrivati al capolinea.
Il Commissario è riuscito in poche ore a venire a capo di tutto quanto nessun assessore, dirigente o consigliere, escludendo Giordano, abbia mai intuito da sei anni a questa parte.
Tutti onorati d'appartenere alla cerchia del mitico, Procura, filmati e registrazioni, nulla hanno potuto con la fede mistica che ha pervaso migliaia di supplicanti mentecatti.
E l'avvento dell'ottusa e priva di dignità, Laura Nargi, non solo ha sdoganato qualche servo in più, ma ha addirittura ammaliato il Vescovo e alcuni pretuncoli al seguito.
Beh, ci piacerebbe resuscitare fra cento anni, per leggere nei libri di storia, la narrazione di questo periodo, che potremmo paragonare al declino dell'Impero romano, con la dovuta misura e cognizione, ovviamente.
Le invasioni barbariche ci sono state, la crisi economica pure, quella sociale e politica, manco a dirlo, le divisioni interne e i fattori ambientali, altro cruccio di cui nessuno se ne impipa, sono sotto gli occhi anche se finora colpevolmente chiusi.
RDM
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