Finalmente un umano al comando, il Commissario Perrotta al momento sembra la persona giusta al posto giusto, e il lavoro certosino che ha messo immediatamente in atto, ne è la conferma.
Poche chiacchiere ma molto arrosto, Giuliana Perrotta ha fatto i conti, quelli seri che qualunque istituzione dovrebbe fare, non di certo alchimie da commercialista scemo che porti sofferenze o finanziamenti inesistenti, quale attivo, o s'inventi risanamenti con inasprimento della posizione debitoria:
i mutui costano cari perché gravati da interessi.
Il volpino imbrillantinato ha relazionato corbellerie e gestioni creative, come immaginavamo.
D'altronde che fosse l'ultima occasione per raccontare balle l'abbiamo già scritto, e ascoltare un bugiardo seriale a processo per innumerevoli reati penali, quale interesse avrebbe potuto generare in un uditorio di persone per bene, e dotate almeno di un'intelligenza media, se non lo zero assoluto..?
Ora gli (a)vellinesi hanno l'occasione per affrancarsi da una storia volgare, che ha portato negli anni la città ai minimi termini a ogni livello, tramutandola da riferimento regionale per la propria dignità amministrativa, a cenerentola derisa e offesa dall'intero panorama nazionale.
Crediamo che solidarizzare con il rappresentante prefettizio possa portare una ventata di orgoglio per la propria terra, che certo non è balli, canti e fuochi d'artificio, ma fucina di idee, area produttiva di economia, portatrice sana di lavoro e benessere per gli abitanti.
Abbiamo urgenza di una Polizia efficiente e corretta, che abbandoni le opinabili abitudini, e crei sicurezza e presenza negli abusi.
Che gli uffici comunali finalmente trovino la propria dimensione istituzionale, e collaborino con l'amministrazione scovando gli evasori per aiutare a risolvere i problemi gestionali.
Ovviamente tutti potrebbero indirizzare consigli al Commissario, diversi dall'ultimo che mendicava ancora festeggiamenti a più non posso.
Un cambio di passo non sarebbe peregrino, ci vorrebbe solo una presa di coscienza da parte dell'elettorato, mentre fra gli uffici comunali servirebbe un tipo di controllo con analisi periodica del lavoro della dirigenza.
Paolo D'Attilio
La sregolatezza evidenziata dall'ex commissario D'Attilio non può passare in cavalleria, i dati devono essere certi e inconfutabili, tali da mettere fuori gioco per sempre nani e ballerine di craxiana memoria.Il rischio del dissesto in effetti è inesistente, perché noi ci siamo dentro con tutte le scarpe da anni, come stabilì con l'ufficialità della delibera, la giunta Ciampi.
E sarebbe la panacea di ogni male, con il dissesto Festa, Nargi e compagnia, andrebbero a processo senza passare dal via, e finalmente potremmo chiarire in solo colpo, chi avesse ragione e chi invece mentendo, desse ossigeno alla tifoseria più squallida di sempre.
Insomma, signor prefetto Perrotta, secondo noi non è tempo di studiare nuove mosse, per salvare quanto sia compromesso da tempi lontani:
in tanti hanno tentato di salvare la città dalla propria tossicità, e alla fine il danno si è moltiplicato aumentando esponenzialmente.
RDM
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