Sono bastati cinque mesi o forse sei scarsi di amministrazione, perché Vincenzo Ciampi desse un segnale forte alla città, di come si potrebbe gestire pensando alle generazioni future, con la dedizione dei nostri padri che hanno combattuto con sacrificio per la ricostruzione.
Le esperienze non lasciano il segno solo nelle menti deboli, come ricordiamo spesso, e gli eventi terribili che stiamo vivendo da tempo non hanno sviluppato alcuna memoria, e insieme concretezza nel presente.
Il coinvolgimento della parte sana della Società è la solita bella idea che avrebbe anche qualche possibilità in altro contesto, purtroppo Avellino è una città malata, mai nessuna realtà italiana è stata tanto contaminata per una lunghissima sudditanza di stolidità pecoreccia, ai nostri storici politici nazionali.
Sarebbe veramente utopico pensare che una società civile che si rispetti, vorrà mai confrontarsi con gente come Festa e Nargi, o i personaggi che si sono alternati in giunta, agli ordini di una signora accusata di associazione a delinquere.
Il degrado che vive il territorio è determinato da un elettorato venduto, e dai suoi rappresentanti che debbono risponderne, non mettendo in campo servizi, giustizia e sicurezza, ma solo favoritismi e rispetto amicale.
Ovviamente la parola Comunità è solo un esercizio determinante l'astrazione netta dal pensiero dominante, e allora quale potrebbe mai essere l'interesse di un simile corpo elettorale, nello scegliere chi pensi anche agli altri..?
Al momento è difficile stabilire se esistano forze politiche che potrebbero determinare scelte d'interesse globale, ma Ciampi ha lasciato in essere un pensiero, forse un sogno che sarebbe potuto divenire realtà.
Un gruppo forte delle proprie idee, pulito e ordinato, che avrebbe potuto solo sbagliare per eccesso di zelo, mai per il disegno perverso al quale siamo abituati, ha lambito speranze e attese.
L'abbiamo rigettato con sdegno, scegliendo sempre il peggio perchè l'imbroglio, la raccomandazione, l'amichettismo, ci conviene di più.
Il Commissario infatti, se n'è accorto subito e ha provveduto a cambiare l'ordine degli addendi, sperando che il segnale lasci il segno.
I giochi bloccati creeranno scompiglio specialmente in quei professionisti, che avevano basato il proprio futuro su dinamiche inconfessabili, e certo non meno miserabili delle altre sotto il mirino della Procura.
RDM
COMUNICATO STAMPA
I Cittadini in Movimento
Oggetto: protesta per la limitazione del traffico nella Galleria del Monte Pergola a favore esclusivo dei camion per il trasporto di pomodori e proposta percorso alternativo.
Il gruppo de “I Cittadini in Movimento” esprime profonda contrarietà alla decisione che, a partire dai prossimi giorni e nella fascia oraria 10:00 – 14:00, riserva il transito nella Galleria del Monte Pergola unicamente ai camion adibiti al trasporto di pomodori, impedendo il passaggio ad automobili e veicoli privati.
Questo provvedimento, adottato in pieno avvio della stagione estiva, rappresenta una grave compressione dei diritti di tutti i cittadini, non solo di coloro che intendono raggiungere le mete di mare, ma anche di chi lavora ed è costretto a utilizzare quotidianamente quella strada, di chi deve recarsi a visite mediche o terapie, di studenti con impegni accademici e, in generale, di chiunque abbia necessità di transito in quella fascia oraria.
Non si comprende perché non si sia predisposta una viabilità alternativa per i mezzi pesanti, ad esempio tramite percorsi diversi come l’itinerario verso Nola, così da garantire la libertà di circolazione a tutti gli altri utenti. In questo periodo, peraltro, molte fabbriche e studi professionali sono chiusi, e dunque il sacrificio imposto alla cittadinanza appare ancor meno giustificabile.
La Corte di Cassazione ha più volte ribadito (Cass. Civ., Sez. II, 14.06.2018, n. 15384) che “il diritto di uso pubblico di una strada può essere limitato solo per comprovate esigenze di interesse generale, le quali devono essere proporzionate rispetto al sacrificio imposto agli utenti”. In questo caso, non può considerarsi comprovata esigenza la priorità concessa al trasporto di pomodori, quando analoghe – se non superiori – ragioni di interesse generale tutelano il diritto alla mobilità di lavoratori, turisti e cittadini con necessità sanitarie.
La dottrina in materia di tutela del consumatore-cittadino evidenzia che “chi contribuisce tramite le proprie imposte alla manutenzione delle infrastrutture pubbliche ha diritto a usufruirne in condizioni di parità e non discriminazione, senza che una categoria economica possa essere privilegiata a scapito di tutte le altre”.
Il gruppo “I Cittadini in Movimento” chiede alle autorità preposte la:
- Revoca o modifica immediata del provvedimento, con transito alternato o fasce orarie che consentano il passaggio anche ai veicoli privati.
- Predisposizione di viabilità alternativa per i camion in modo da non ledere il diritto alla mobilità della collettività.
- Consultazione preventiva della cittadinanza per evitare scelte unilaterali che penalizzano lavoratori, famiglie, studenti e malati.
In assenza di correttivi, il gruppo si riserva ogni azione legale, richiamando i principi costituzionali e la giurisprudenza della Cassazione a tutela del diritto alla mobilità e dell’uso equo delle infrastrutture pubbliche.
Avv. Massimo Passaro
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