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venerdì 4 luglio 2025

Avellino: una città dove il potere è nelle mani di chi di politica ne conosca poco..!

Nicola Giordano, da fustigatore a grande tifoso...!

Il sindaco Nargi è di una pasta duttilissima, ha il dono del ripiegare su se stesso con estrema naturalezza, come se stesse applicando il protocollo più utilizzato sul pianeta.

Era fine maggio quando in quella festa di compleanno, si strinse a Gianluchino che riottoso la evitava, si ma non tanto, proprio come hanno entrambi nelle proprie corde.

I due complici si attiravano ed evitavano, prendendo spunto forse da giochi già praticati, poi ecco che improvvisamente, appare un post sull'area facebook nel quale ci racconta il grande amore per il marito.

Una foto del 2019 in cui si ricordava il giorno del matrimonio, quasi fosse il simbolo della propria purezza e nobiltà d'animo, che avrebbe trasferito pari pari all'amministrazione.

Sappiamo quali siano gli epiloghi ripetuti diverse volte, che si sono rivelati una grande passione politica per sfociare nell'incertezza di un addio, ma confermati dai tanti ritorni di fiamma, più o meno accesa.

Un teatrino infame che ha preso in ostaggio la città, e i media, che ancora si preoccupano di quanto accadrebbe fra dieci giorni al Comune, sono parte del problema.

In un mondo civile la gentarella che si è tuffata nelle stanze dei bottoni, o non ci sarebbe mai arrivata, o si consumerebbe nel silenzio mediatico inorridito da tanto luridume.

La ricetta di Nargi supera tutti mali...!

Avellino è la triste prateria dello stupro istituzionale, prima di Festa e Nargi, provvide Nicola Mancino a innescare quella perversione gestionale dieci anni fa, con l'inserimento di Amedeo Gabrieli nel presiedere l'Acs.

Come con i nostri due eroi del festeggiamento, la partecipata divenne casa Gabrieli e parentela, acquisita e non. 

Qualcuno se l'è scappottata per sopraggiunta prescrizione, gli undici anni chiesti dalla Procura sono stati ridotti a quattro, ma potevano anche essere annullati, perché il dolo è il danno, la pena è solo un'elucubrazione giurisdizionale.

Per cui le tante smancerie occasionalmente idiote o furbesche, secondo i casi, circa commissario si, commissario no, sono la cartina tornasole dell'amoralità che regna qui da noi, e non lo ricordiamo in esclusiva, ma c'è stato l'ultimo commissario che definì il Comune senza regole..!

È questo il problema, quindi, di tutti, non si vuole far entrare in casa chi potrebbe ancora una volta scoprire le trastole, gli inganni, gli uffici truffaldini, gli usi inconfessabili...le vergogne velate e manco tanto..?

RDM

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