Fino all'ultimo la macchinazione bugiarda messa in atto da Laura Nargi, non ha dato tregua al buon gusto e al rispetto istituzionale, raccontando vergognose frottole circa il blocco dei finanziamenti acquisiti e degli interventi cruciali di cui conosce solo lei il modo insano per non realizzarli.
Una donna priva d'amore per la propria terra non merita alcuna considerazione, dispiacersi per le sue sconfitte, le sue cadute di stile e di rispetto perfino per se stessa, non ha senso.
Finalmente liberi, la sorte ci ha regalato una nuova occasione di riscatto che noi sicuramente, non afferreremo, privi atavicamente dei neuroni necessari.
Forse, ancora restituiremo la città a una pletora di indegni amministratori inventati da scelte clientelari che nulla hanno a che vedere con il merito e l'onestà.
Ma godiamoci questo Commissario appena nominato dal Prefetto, che speriamo, metterà in essere tutto quanto serva alla città, senza calcoli personalistici o inconfessabili progetti.
I baci e gli abbracci che Nargi ha scambiato con gente priva di dignità, interessata al proprio tornaconto, raccontano una città pervasa dagli interessi privati che prevaricano qualsiasi grido di dolore, che siamo stanchi di spiegare.
Un'interpretazione di quanto avvenuto giovedì sera nell'Assise di Palazzo di Città, che si ferma ai titoli di coda proiettati dagli eventi, senza leggere i fotogrammi degli anni e mesi precedenti.
Un corpo elettorale che non s'informa, disinteressato da quanto ha costretto la gente dei quartieri in una prigionia disgustosa, dalla viabilità ridotta da corsie preferenziali prive di senso, dalle politiche sociali inattive...
Già tutto questo, escludendo il criminale atteggiamento per le pene dei bimbi autistici e delle loro famiglie, avrebbe dovuto scatenare l'ira dei consiglieri per bene, evidentemente inesistenti.
L'ultimo colpo in favore dell'ormai ex sindaco l'ha regalato il Prefetto nominando commissario ad acta, il segretario voluto da Nargi, Maria Luisa Dovetto, proprio chi avrebbe dovuto bloccare il bilancio consuntivo.
Invece di togliere ogni potere a un segretario almeno devoto, Riflesso gli dà il potere di avallare se stesso:
un non senso che disturba solo noi o forse, si sarebbe potuto agire più correttamente..?
Gianluca Festa dal basso della propria indiscutibile azione miserabile, alla fine non sembra il peggiore.
In tanti gli contendono l'anima nera:
aveva offerto la possibilità a Nargi di avere una posizione di rilievo che altrimenti non avrebbe potuto neanche immaginare.
Ma come spesso accade, la pulce caduta nella farina ne esce mugnaio, dimenticando di essere un'incapace dialetticamente e nei fatti.
L'epilogo era già scritto considerati i contendenti, la fatina della rivoluzione gentile non ha avuto scampo, il complice enjoi ha mantenuto il plagio sui consiglieri, e anche se alcuni peggiori di lui, si sono ribellati alla stregua di Nargi, è avvenuto quanto preventivato...una guerra fra bande..!
RDM
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