Nicola Giordano ha più volte fatto il punto della situazione amministrativa comunale, e oltre ad adottare le aliquote massime delle tasse, nessuna miglioria o attività progettuale seria ha fatto seguito ai volgari teatrini che i due compari hanno messo in campo.
Ma la signora delle rose non vuole dimettersi, e anche il prefetto con cui s'è incontrata l'altro pomeriggio, non avrà saputo fare il punto della situazione, per incuria, incapacità o assenza di cognizione di causa.
Avellino è questo purtroppo, ognuno è impegnato a farsi l'orticello più grande, e quanto accada intorno è un problema che non gli compete.
Il presidente della provincia, Buonopane, a cui gli avanzava il milione regalato a D'Agostino per magnificare il territorio, avremmo preferito l'avesse speso per una campagna seria, e non apparire su qualche maglietta di calciatore.
Ovviamente il regalo è tutto politico per entrambi, che stringono patti inconfessabili per i prossimi impegni elettorali, e come sempre chi paga le tasse resta a guardare, mentre questi signori si gestiscono gli affari propri con il denaro pubblico.
Il signor D'Agostino deve un milione oltre interessi al Comune per canoni inevasi, e gli enti pubblici, presidente Buonopane, per rispetto del proprio ruolo e delle istituzioni che si rappresentano, dovrebbero fare cartello chiedendo rispetto, anche se non si è coinvolti in prima persona.
Abbiamo una visione della società che ci piacerebbe, diametralmente opposta alla triste realtà, e quando usiamo il termine duro per chiarire i riscontri quotidiani, ci accorgiamo che dovremmo usarne di peggiori.
Il sindaco Nargi e il consigliere Teresa Cucciniello hanno avuto una visione opposta sulla verità e le puttanate:
hanno vinto queste ultime..il segretario asserisce che Nargi può fare il presidente del Piano di Zona, certo, ma fino a dicembre il momento in cui entra in vigore la legge.
E allora che senso ha, segretario Dovetto, esprimersi artificiosamente solo per dare ragione al sindaco che l'ha nominata..?
Mah, un accrocchio di personaggi che funzionerebbe nelle commedie di Edoardo Scarpetta, e lo stesso prefetto che ancora non vede il marcio che subiamo, potrebbe farne parte.
Il fastidioso silenzio istituzionale, che consente a un Comune senza maggioranza con i consiglieri etero diretti, incapaci di un pensiero senza mutuarlo al telefono sempre connesso a...lo troviamo insopportabile.
RDM
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