Il sindaco Laura Nargi è andato martedì pomeriggio dal prefetto per chiarimenti, crediamo, ma ancora non riusciamo a capire quali siano le ragioni per cui Rossana Riflesso non abbia sciolto il Comune.
Il bilancio di previsione presentato con tre mesi di ritardo e la nomina degli assessori oltre i cinque giorni, e oltretutto incompleta, sono la punta di un iceberg ancora da scoprire.
E l'infiltrazione di Festa non concorre a generare un'attività di controllo anomala, con effetti forse sconosciuti ma ampiamente sospettabili..?
I condoni facili a gentile non richiesta finanche, e le licenze edilizie farlocche da cui il responsabile Cicalese si dissocia, a chi o cosa dovremo imputarli..?
Possibile che in tre anni di indagini, accuse, arresti, udienze, siamo ancora al punto di partenza e la complice di Giangitiello continua a determinare il quotidiano, diremmo scabroso, dell'attività comunale..?
Avellino è la zona franca a cui ogni amministrazione ambirebbe, tutto quanto non si possa fare, da noi è concesso, una specie di malformazione morale e contra legem che pervade in profondità le coscienze, e non solo nella stanza dei bottoni, ma nella Comunità...seppure in parte..!
Rino Genovese ne è l'esempio plastico; dopo aver giocato con le varie zone della politichetta da quattro soldi che viviamo, passando dagli elettorati di destra, centro e sinistra, s'è accordato con Laura Nargi per qualche emolumento, ma scaricato platealmente, si è scagliato contro con grande violenza.
Quindi da maggioranza a opposizione il passo è stato breve, anche se mal sopportava lo smacco subito da un personaggio non proprio sveglissimo, qual è Nargi, ma ecco che alla fine i nodi che un prefetto all'erta o un ministro meno attore, avrebbero sanzionato pesantemente, si sono arravogliati da soli..!
Martedì si è piacevolmente intrattenuto con Festa in un baretto alla fine di Torrette:
una frequentazione che ci ricorda quelle di alcuni politici poi arrestati per collusione con malavitosi.
Ma ad Avellino si è perso il senso della misura, stringere rapporti con persone in odore di scarsa rettitudine, una volta sarebbe stato penalizzante, non oggi, anzi, la vergogna si è trasformata in orgoglio, finanche clericale..!
E un primo cittadino da operetta, scelto nonostante l'accusa infamante di associazione a delinquere, ne è la prova provata.
La reginetta di Palazzo di Città, dopo aver tentato di guadagnare una dignità mai espressa, cercando di assumere un ruolo paritetico con l'ex...complice, tra bacetti, carezze e inseguimenti mostrati anche in uno stato di confusione, durante il festeggiamento di un compleanno, ha superato la sopportazione del povero Giangi...
Quando il conflitto è all'apice, e parliamo di quello intimo, la decenza scompare, si dimenticano ruoli, matrimoni e privatezza, e il ridicolo prende il sopravvento.
Via Dante...sempre..!
Siamo la città più corrotta del vicinato, e la Polizia Municipale continua imperterrita a fottersene delle nostre denunce, dimostrandoci che loro sono loro e noi non siamo un cazzo..!I parcheggi sono terra di nessuno, così le aree in divieto, ma il Corso Vittorio Emanuele è piantonato con determinata testardaggine, mentre le zone atavicamente in difficoltà restano abbandonate a se stesse..!
Però ci sono poi i gendarmi che se la prendono con gli invalidi, anzi secondo qualche dirigente dovrebbero lasciare strascichi alle spalle per dimostrare il proprio tragitto, come fossero dei lombrichi.
Una città senza regole, disse l'ex prefetto Paolo D'attilio, e se queste si applicassero almeno per una settimana, beh, crediamo che l'intera amministrazione si ridurrebe a tre o quattro superstiti.
RDM
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