Massimo Passaro
Il sindaco non passa giorno in cui non ci arricchisca con qualche nuova bestialità, e la lettera oltre alla brutta figura che le ha regalato i fischi dello stadio, è stata superata dalla pezza peggiore del buco.
Il commento di questo primo cittadino che dimostra dodici anni, appena apre bocca, è stato di una banalità tanto esagerata che ha travalicato persino il focus dei fischi, tutto dedicatogli da un gremito campo di calcio stufo delle sue ripetitive cazzate.
La poveretta oltre a non accucchià 'na tovaglia, continua a non capire una beata mazza di gestione comunale, e come se nulla fosse ogni mattina si prepara indossando l'utimo vestitino e il magico sorrisetto, per donarci la luce che l'accompagna.
E, immaginando registi e telecamere già appostati intorno al tappeto rosso srotolato sotto casa, si immerge nelle scene del giorno, quale protagonista di un film inesistente..!
Forse, se Laura Nargi si mettesse in contatto con Massimo Passaro, certo l'Avvocato le potrebbe aprire la mente, ricordandole che significhino le parole città, stadio, servizio...dovere...!
Quando i recinti sono aperti, tutto il bestiame scappa e si comporta come se non ricordasse più quali fossero le esigenze della fattoria.
Liberi tutti, senza casco, contro senso e soste vietate
Avellino è ormai terra di nessuno, la Polizia Municipale vede e non vede, i divieti con rimozione dinanzi all'ex elettrauto Iannaccone, in curva e con ostruzione periodica dello svincolo, sono tollerati da anni, mentre sciocchezze, altrove, diventano problemi serissimi, con elucubrazioni del Comando... molto pervasivi..!
Per non parlare delle transenne a cazzo e mai rimosse, e dei blocchi della circolazione per i mezzi di soccorso, ad libitum..!
La nostra è una città a perdere, il lavoro degli imprenditori veri che è stato profuso nella ricostruzione del dopo guerra e dei post sismi, è diventato solo un ricordo sbiadito.
L'amore riversato nella realizzazione a regola d'arte di opere che sarebbero durate a lungo, oggi fa ridere, il sostantivo imprenditore era sostituito da impresa e il nome era garanzia di rispetto per il proprio onore, e il raggiungimento del bene della gente che ne avrebbe fruito.
RDM
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