Nicola Giordano
ACS: Dimissioni incomprensibili a meno di 7 giorni dalla scadenza del bilancio 


Una mossa che lascia molti interrogativi e alimenta dubbi su una strategia ben più ampia:

Un affare da 13 MILIONI di euro che rischia di sottrarre un bene pubblico alla collettività .
È lecito chiedersi:







Non possiamo permettere che tutto venga deciso nel silenzio, lontano dagli occhi di chi questa città la vive ogni giorno.

Il futuro di ACS riguarda tutti noi.
Ormai qualunque sia la denuncia, l'(a)vellinese la snobba quasi fosse un'anomalia del sistema comunicativo, e stupidamante soprassiede ai propri interessi.
Poi dimenticherà il tutto sopraffatto dalla fede da tifo, che l'ha coinvolto nella scelta di personaggi colpiti seriamente dalla Procura, e fottendosene dell'istituzione, ha preferito l'imbroglio, il sotterfugio e la truffa.
Alla maggioranza appartengono perfino avvocati, che della legge avrebbero dovuto avere un sacro rispetto, ma la verità si riduce a mero mercimonio di incarichi e favoritismi, che almeno in parte hanno aiutato le finanze di qualche questuante laureato e non..!
Intanto le cose non vanno bene, il bilancio sarà appezzottato come e più di prima, e il Prefetto avrebbe serie difficoltà a non comissariare, ha lasciato correre lo scorso febbraio, secondo logiche che sfuggono al nostro intelletto, e crediamo che se volesse non dovrebbe attendere nessun'altra ragione.
Un Comune nelle mani di due sindaci e finanche indagati, in cui i continui capovolgimenti amministrativi, con scambio di nomine più volte e azzeramenti dei cda, bloccato e incapace di governare, avrebbe mille motivazioni perché il rappresentante di governo intervenisse a gamba tesa.
Purtroppo le regole democratiche valgono solo quando servono al conduttore, e la gente è così abituata alla prevaricazione, che oramai non ci fa più caso.
RDM
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