I festeggiamenti della Liberazione dallo stato di prigionia psico-fisica del popolo italiano che alienò, almeno parte di esso, le istituzioni fasciste, per non rinunciare al proprio credo, perdendo lavoro e diritti sociali, e a volte persino la vita, non tengono conto che restiamo colonia americana invece che fascio-nazista.
Oggi vediamo una città ostile al diritto e alle regole, che apprezza un prenditore, qual è Angelo Antonio D'Agostino, debitore di un milione di euro oltre interessi, per i canoni inevasi del Comune, rendendosi serva da sola, per una carenza di dignità fuori dalla norma.
Qualsiasi nefandezza è tollerabile purché la squadra di calcio vinca, dimenticando quanto combinato da D'Agostino insieme all'ex sindaco, per commercializzare al meglio, gli appartamenti realizzati in via De Gasperi, lo stradone della cosiddetta serie A.
Alberi del patrimonio comunale abbattuti, marciapiedi distrutti e geografia dell'arteria mutata, oltre alla distruzione di un mercato pluriennale che dava lavoro a molte famiglie.
E come dimenticare il trasferimento delle fermate dei bus, da Piazza Macello al parcheggio dello Stadio, determinando la chiusura di molte attività commerciali, oltre a un disagio esagerato per studenti e utenti anziani.
Una jattura l'avvento festiano che ha quasi superato quella dell'amministrazione di Paolo Foti:
al momento vediamo Giangi impegnarsi seriamente, per raggiungere il primato.
La strategia è sempre la stessa, bloccare quanto non gli porti utile, fottersene degli effetti collaterali a spese della gente, e mistificare la realtà.
La politica è partecipazione, è passione per l'uomo, è desiderio di costruire qualcosa per tutti, secondo Aldo Moro, ma purtroppo da noi il pronome tutti è sostituito da cazzismo, che più di un sostantivo è una religione..!
RDM
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