Avellino: il peggio lo troviamo nei controllori che nicchiano..!

Ed ecco la verità che arriva al traguardo come tutti sapevamo, uno schifo che vediamo solo noi che ne scriviamo e l'opposizione, mentre il Prefetto e d il ministro Piantedosi che sa come si commissariano i Comuni, quando gli pare diventano ciechi e sordi.

Avellino ha un'amministrazione marcia, non la chiamiamo mafiosa perché non abbiamo conoscenza dei fatti appieno, ma di certo non c'è bisogno di una denominazione per stabilire che un Comune non rispetti l'istituzione per la quale è stato creato.

Il commissario Paolo d'Attilio se ne andò descrivendo quanto accadesse nelle stanze di Piazza del Popolo, un'anomala gestione fuori dalle regole.

Ma si sa, 'o dulore è de chì 'o sente, no 'e chi passa e ttene a mente, e questo sindaco come i colleghi, se ne fotte altamente della sofferenza, solo sorrisi a favore di telecamera e stupide dichiarazioni.

Il Papa il giorno di Pasqua ha voluto salutare la gente, sicuramente sentiva nel proprio cuore quanto sarebbe accaduto poche ore dopo, lo si avvertiva dallo sguardo, dai gesti...dall'assenza..!

Ma il popolo è cattivo, cazzista, felice di poter fotografare il Papa, di trovarsi in quel posto, e oggi ne godrà ancora di più perché racconterà per giorni e forse per anni, che ha avuto il piacere di vivere le ultime ore del rappresentante di Dio in Terra.

L'epoca che ci sta annullando nell'essere uomini veri, è una delle peggiori della storia, i valori sono persi e le ideologie, come raccontava il sindaco di Atripalda, sono anacronistiche e perfino sciocche.

Per cui gente alla Gianfranco Rotondi, passa da una spiaggia all'altra con disinvoltura e fierezza.

Era presente in Forza Italia, all'elezione di D'Agostino segretario, e non ha appoggiato il candidato di Fratelli d'Italia alle scorse amministrative.

Ma eccolo sfoggiare la migliore delle facce di bronzo insieme a Ines Fruncillo che invece di cacciarlo, lo accoglie a braccia aperte.

Forti con i deboli e deboli con i forti, la parola d'ordine instaurata da Giorgia Meloni, dichiaratamente cameriera di Biden prima, e di Trump oggi.

La sovranità tanto sbandierata se n'è andata al piffero, e lo Stato di diritto democratico ancora peggio: 

le armi vengono puntualmente consegnate al comico di Kiev, ancora mentre scriviamo, e l'amore per il Papa resta solo una delle tante frottole che ci raccontano.

Chiacchiere, sorrisi, dichiarazioni, stronzate e puttanate varie di cui non ne possiamo più, ed è proprio in questo marasma di bugie e banali virtuosismi, che si nutrono Festa, Nargi, maggioranza, giunta e tifoseria.

E  le istituzioni restano distanti a guardare e forse manco questo, l'arroganza la fa da padrone e si mandano a fanculo gli (a)vellinesi solo per rifare le strisce blu per due giorni, in un parcheggio fondamentale.

Nessun lavoro notturno denso di rispetto per chi paghi tasse e quindi gli stipendi, nessuna alternativa alle aree vietate, ma solo tanta tracotanza...e non va bene, Marì, mi spacchi il cuore, Marì..!

RDM