L'illuminazione a gas - Gaslighting - è una tecnica di persuasione che tende a far dubitare di se stessa una persona fino a convincerla di dare i numeri.
L'Unione europea e lo Stato italiano la praticano convintamente, e con il covid e la guerra Russa Ukraina, siamo andati oltre l'immaginabile tanto da privare la gente della propria libertà di pensiero, oltre che fisica.
La Costituzione di cui tanti si riempiono la bocca è stata compromessa e lo è tuttora, finanche le manifestazioni pro Russia o Palestina, vengono inibite con violenza dalle squadre di Polizia antisommossa.
La scelta politica di due personaggi presi con le mani nel sacco, di gran parte della città, ha un non so che di patologico, e forse potrebbe essere spiegata con quella forma coercitiva denominata illuminazione a gas.
Non è possibile tollerare un andazzo amministrativo da fuori di testa, Nargi continua a restare al proprio posto, pur dimostrando di non avere alcuna autonomia e perdipiù, palesemente incapace.
La poverina tenta in ogni modo di rappresntarsi per quello che non è, e questa specie di patto generazionale con il sindaco di Benevento per sentirsi diversa, non porterà a nulla, se non a un utile per la città sannita a spese degli avellinesi.
La svendita del territorio può avvenire in tanti modi, quello di Festa stigmatizzato dalla Procura, e quello nargiano, preda di un vecchio volpone democristiano, che inghiottirebbe la principessina in un solo boccone.
Al momento riteniamo che i furbacchioni siano Festa e De Vizia, gli unici che abbiano veramente lucrato in questi ultimi cinque anni, sulle spalle della gente avellinese.
Mentre il presidente della Provincia lo vediamo impegnato seriamente, sul futuro di questa terra, e le attività che mette in campo, sono un servizio vero alle Comunità.
Irpiniambiente fa risparmiare i Comuni convenzionati, e la possibilità di acquisirne le azioni, insieme all'ente Provincia che al momento ne è il gestore, ne farà certamente un'azienda proficua, se non dimenticheranno mai un controllo continuo che i sindaci dovrebbero esigere.
La Grande srl è nata male, invece, la parte mobile che opera in città, pubblicizza il marchio De Vizia, e non ci pare utile alla società partecipata del Comune di Avellino, che è oltretutto maggioritario.
Inoltre, come abbiamo sempre scritto, la Tari è aumentata a dispetto delle frottole di Festa, che ha abbandonato Irpiniambiente, per favorire l'amico De Vizia:
qual è la ratio, se non quella dell'interesse provato dell'ex sindaco che nonostante non faccia un tubo, cambia auto costose ogni due per tre..?
RDM
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