Laura Nargi ha instaurato una gestione amministrativa sui generis, daltronde da un'incapace di tal livello, non avremmo potuto attenderci altro.
Non è più l'opposizione che abbandona l'aula, quando s'accorge che non possa nulla per far rispettare un proprio punto di vista, ma la maggioranza che difende così, le illegittimità a ripetizione della giunta Festa-Nargi..!
Il ridicolo non fa paura a lor signori, considerato che è il proprio humus quotidiano, e stabilire a priori l'esito delle votazioni nelle commissioni, è il delirio d'onnipotenza che non li abbandona.
Antonio Gengaro ancora una volta, ha dato la svolta a una discussione sterile, che non sarebbe mai dovuta avere luogo, in un'Assise degna.
La minoranza viene decisa dall'iniziale votazione programmatica, e Rino Genovese ha contribuito al risultato elettorale oltre a condividere con il proprio gruppo, le linee proposte a inizio mandato.
Insomma, la reginetta di Palazzo di Città non riesce a diventare primo cittadino vero, a guadagnare un'autorevolezza prerogativa di capacità, rispetto, onestà e visione illuminata del quotidiano.
Rimane uno spettatore incapace di entrare pienamente nel ruolo che un elettorato belante e questuante, le ha consegnato.
Nargi subisce la tossicità del proprio garante, e vorrebbe poter controllare il pensiero dei consiglieri come faceva Giangitiello, una predisposizione all'imbroglio che le intercettazioni ambientali hanno definito con chiarezza.
Noi speriamo nel commissariamento, che il Prefetto dovrebbe commisurare rispetto all'assenza del bilancio di previsione, come per legge, altro che l'eliminazione dei consiglieri che infastidiscono Laura c'è..!
RDM
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