Avellino: a chi rivolgerci, se le istituzioni latitano..?

Il sindaco mentre tenta di espletare il proprio convincimento alla prevaricazione..!

La lentezza della giustizia nel caso Dolce Vita è diventata insopportabile, subiamo un'amministrazione liquida che prende ordini da uno che è stato agli arresti domiciliari, tramite la propria complice che si comporta come se nulla fosse stato.

Noi invece conserviamo viva l'immagine chiara e incontrovertibile, di loro due che trafugano calcolatore e documenti e chissà cos'altro.

E non ci piace avere questa coppia a decidere la vita della gente, non avendone il diritto morale e civile, di farlo.

Il Prefetto inoltre, è un'altra istituzione che si pone male, il bilancio di previsione mai presentato, deve avere delle risposte da parte di Rossana Riflesso, ma pare che chi si avvicendi nel Palazzo di Governo, abbia ricevuto l'ordine di rispettare un protocollo che tenga fuori dal rispetto delle regole, Laura Nargi..!

La signora presa con le mani nel sacco dalle intercettazioni ambientali, sta mettendo in campo le tecniche di Gianluca Festa: 

evitare il confronto e il rispetto delle regole, agire in modo da prevaricare il diritto dei consiglieri a esprimersi.

L'arroganza gestionale che questa signora azionata dal burattinaio Festa, sfodera a sproposito, non viene sanzionata, e ancora una volta il signor Prefetto è assente.

È bellissimo, signor Prefetto, espletare le proprie funzioni senza prendere decisioni serie, che potrebbero portare al commissariamento del Comune, per omissione degli atti d'ufficio. 

Si dorme meglio, dottore Riflesso, e dobbiamo dire che anche il ministro Piantedosi, nonostante sia delle nostre parti, si disinteressa abilmente della cosa.

Troviamo inconcepibile la situazione del Comune, il sindaco va oltre le regole con la tranquillità dell'ingenuo, o di chi abbia le spalle coperte, qualunque sia il problema.

La democrazia è diventata solo una bella parola da utilizzare allo sfinimento, nei salotti mediatici, e nulla più, qui ognuno fa quello che cazzo vuole, e non esistono leggi o regolamenti che possano impedirlo, se nessuno li faccia rispettare.

Un pò come le soste selvagge ad Avellino, si chiama il carro atrrezzi per situazioni che non lo meriterebbero, ma si chiudono entrambi gli occhi se occupano intere curve, con molteplici segnali di divieto, vedi via Circumvallazione dinanzi all'elettrauto ex Iannaccone.

Restiamo veramente disturbati dall'andazzo garibaldino di questa misera città, e certo non sarebbe così se le istituzioni funzionassero, il pesce puzza sempre dalla testa...purtroppo..!

RDM