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martedì 10 settembre 2024

Avellino: una nube tossica che non si dirada da anni, condiziona buona parte degli (a)vellinesi..!


La camminata rosa è nata da un imbroglio che abbiamo pagato tutti noi, molti dei pazienti che oggi inneggiano a Carlo Iannace, non avevano alcun diritto di fruire gratuitamente delle prestazioni di mastoplastica al seno e non per l'eliminazione di un tumore, e quando è capitato, la ricostruzione gratuita doveva essere a spese del paziente.

I fatti sono questi, e tre tribunali, compresa la Cassazione, hanno condannato il primario per le false dichiarazioni, anche se l'hanno graziato, evitandogli il peculato riconosciuto nei due gradi di giudizio precedenti.

L'azienda ospedaliera incassava rimborsi non dovuti, e i medici il premio di produzione che sommava per Iannace, un enorme seguito di quelle persone, che avevano approfittato dei soldi pubblici, attraverso le false dichiarazioni del primario.

Uno schifo tutto nostrano, la gente che ne ha usufruito l'ha eletto santo e lo difende a spada tratta, Iannace intanto si candidava alle regionali, e con le migliaia di preferenze di quelle famiglie che avrebbero meritato, seppure in parte, uguale sorte del medico, diventava consigliere della Regione Campania.

Per la legge Severino che non gli consentiva intanto, di rimanere in carica, inziava una lotta a colpi di carta bollata con Francesco Todisco, primo non eletto, che lo aveva sostituito.

Il balletto si protraeva a lungo, stabilendo la vera indole del santo in rosa, un furbone di tre cotte, aiutato molto dall'aspetto bonario.

Avellino ormai, si è schierata contro la magistratura che non si adegui ai desiderata, che per un verso o un altro, vorrebbero una legge elastica, utile ad accontentare quelle tifoserie che hanno i propri interessi in campo.

Per l'accoppiata Festa-Nargi e il resto dei compagnielli, il garantismo impone le sentenze, ma se queste non dovessero essere comode, si passa alla sentenza della sentenza, questa volta scritta e divulgata dall'amichettismo più feroce, e anche la Cassazione dovrà fare un passo indietro..!

Quello che fa questo esercito di donne e uomini da dieci anni, è fondamentale per la città, secondo Laura Nargi, ma ancora una volta, come tutti quelli che parlano a vanvera, non argomenta.

Perché, signora Nargi, qual è il risultato di questa ennesima vetrina, quali migliorie si sono ottenute nella sanità pubblica..?

Continua a raccontare favole, come nel caso delle dimissioni di Calabrese o del Centro Autismo per il quale insieme a Festa, ha contribuito alla mancata apertura. 

La ciliegina sulla torta è stata il rinvio del Consiglio comunale, per l'assenza del segretario Maria Luisa Dovetto che precisa di non avere alcun obbligo con il Comune...mah..! 

L'era Vincenzo Lissa comunque, è finita, il segretario generale che negava la visione delle delibere, in effetti mai pubblicate, riteniamo che presto, possa fare compagnia al plurindagato ragioniere capo, Gianluigi Marotta.

Un Comune travolto in ogni parte dall'illegalità, ancora trova spazio nella mente della gente, che pare incapace di entrare nelle logiche della realtà, forse impaurita da se stessa, pronta a capire il malavitoso, poco o niente, chi invece vorrebbe far rispettare la legge.

Ma i due amici se la ridono sempre. 

Abbiamo visto Festa al matrimonio con il garofano bianco sulla giacca, e un sorriso a trentadue denti, proprio come Lauretta domenica, durante la marcia di Iannace.

Il servizio alla città è molto lontano dai pensieri di lor signori, le persone che postano foto di eccessi libertini quotidiani, vengono ignorate, come fossero figlie di un dio minore.

Altro che sarò il sindaco di tutti, se poi la signora primo cittadino, invoglia giovani e non, a utilizzare la città come fosse un parco giochi privo di regole.

RDM




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