La sguaiataggine di questo personaggio, fa capire quale sia il paccotto che ci ha rifilato..!
Il Seveso è esondato e Milano rimane sott'acqua, come sta accadendo in tante altre zone italiane, per l'incuria e la carenza di manutenzione degli argini e della vegetazione.
Ma Avellino non raccoglie, le notizie catastrofiche non sollecitano l'immaginario di Laura Nargi, le sue dichiarazioni si fermano nell'indignata reazione alle notizie di convocazione in Procura, che lederebbero la sua dignità...!
Pensate un pò, la signora accusata di associazione a delinquere e complicità con l'ex sindaco agli arresti, riportato incontrovertibilmente nel fascicolo chiamato Dolce Vita, parla di amor proprio.
È sicuramente vero, l'ipocrisia è l'ultima a morire, e questa gente ha la scorza dura dell'ignominia, che non gli consente di chiedere scusa, anche se fosse palesemente dimostrato che non c'entrino in alcunché..!
Ma signor sindaco, alla luce di quanto abbiamo appena evidenziato, quali provvedimenti di somma urgenza ha emanato per difendere il territorio da un eventuale peggioramento meteo..?
Insomma, ci piacerebbe che questa signora sempre attenta al colore degli abiti, lo fosse anche per le cose serie, ma sappiamo bene che purtroppo, l'idoneità al ruolo non si acquisisce per decreto.
Ogni tanto scopriamo la presenza tra i lettori del nostro diario, di alcune forme malate di subalternità psicologica, disturbate dalle argomentazioni a cui non sanno controbattere.
In effetti quando si raccontano fatti chiari e incontrovertibili, si tende a ridurre ogni risposta all'offesa, un modo mutuato da chiunque cerchi d'inventare qualche risposta più o meno credibile, per evitare la scena muta.
La signora Nargi si è trovata immediatamente, due contestazioni in seno alla giunta appena varata, e raccontata quale squadra vincente e assolutamente unica.
Beh, l'unicità è stata disattesa dopo appena una trentina di giorni, il pezzo più importante per le finanze comunali, il professore Mario Calabrese, ha lasciato non senza strascichi velenosi, e l'assessore ai lavori pubblici, Remo Dalla Longa, è sparito..!
Da subito, accortosi dell'enorme debito nascosto e ancora al vaglio della Corte dei Conti, il professore della Sapienza si è reso conto del passo falso, e con un rigurgito tardivo d'onestà, si è tirato indietro.
Il subentro a Calabrese, del rettore pro tempore della Parthenope di Napoli, Scaletti, è una toppa peggiore del buco:
o Calabrese è uno stupido, o lo è Scaletti, delle due l'una, e se trenta giorni fa era un fulmine di guerra, non può essere scaduto nella più profonda idiozia improvvisamente.
Pertanto chiederemmo al professore napoletano Scaletti, quali siano le ragioni che abbiano determinato il subentro:
Calabrese non aveva capito un cazzo, e lei invece ha tutto sotto controllo dopo qualche occhiata qui e là..?
RDM
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