In effetti non ci voleva una chiromante, per intuire gli eventi che determineranno una stagione di veleni, con Gianluca Festa in giro a raccontare fregnacce, che i suoi prenderanno quale oro colato.
Ha chiamato a rapporto i rappresentanti delle sue liste, ma Livio Petitto da bravo saltatore della quaglia, insieme al religiosissimo D'Agostino, visitatore delle sette chiese, sono rimasti distanti, non sappiamo se per finta o per partito preso.
Anche Lauretta improvvisamente, dalla continuità è passata al basso profilo, una strategia diversa che si scontra con quella solita dell'istrione, ma comunque inutile, perché i fatti restano, e non basta una confessione per redimersi.
Non è andata ai festeggiamenti che i suoi hanno preparato allo scarcerato Festa, una sorta di tradimento annunciato, che tra vili si usa, ma certo il sindaco non è tra questi, e l'avrà fatto per rispetto delle istituzioni.
Un rigurgito di dignità che se l'avesse avuto prima, non le avrebbe consentito di candidarsi, ma purtroppo ormai viviamo un'epoca di compromessi, e dobbiamo accontentarci.
Insieme, però, le capacità non possono acquisirsi per decreto, e l'ignoranza amministrativa di Laura Nargi, è sotto gli occhi.
La città soffre un meteo difficile, e invece di pulire le caditoie, si preoccupa di una fondazione cultura instituita da Festa e mai partita, della quale potevamo fare ancora a meno, mentre se si fosse preoccupata del Pronto Soccorso, forse non saremmo alla fase lazzaretto..!
Non riesce a trovare un assessore ma ecco che conferma i compensi esorbitanti per un piccolo Comune qual è il nostro, oltretutto in seria difficoltà economica.I cittadini si lamentano dello schifo serale e dell'inquinamento acustico che distrugge sonno e sistema nervoso.
Privo di controlli, il territorio viene abbandonato a se stesso, lo spregio per le pavimentazioni e il comportamento lontano dai canoni dell'educazione e del buon gusto, diventa ragione d'essere appena scendono le prime ombre.
Ma Nargi va in bici a favore di telecamere, fottendosene della sofferenza e delle difficoltà in cui versa gran parte del Capoluogo.
Il Centro Autismo ancora ostaggio delle chiacchiere vuote di un sindaco tutto sorrisi, parrucchiere e cambi d'abito, e le strade piene di buche e dissesti, sono la cartina tornasole di questa signora assente col pensiero e priva di qualsiasi progettualità.
RDM
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