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giovedì 5 settembre 2024

Avellino: eventi a pioggia per estorcere il più possibile, è stato il mantra dei personaggi indagati..!

L'intera giunta, manca Luongo, si beava delle schifezze che produceva..!

Indagini partite dalle denunce di Nicola Giordano sulle delibere mai pubblicate, e di cui il prefetto Paola Spena se n'è fatto un baffo, come d'altronde di tutto il resto segnalato in Prefettura, inerente alle anomalie comunali.

Gli ultimi cinque anni sono stati all'insegna di un delirio d'onnipotenza senza precedenti, la scorsa amministrazione copiata in parte dall'attuale, non ha avuto un minimo di rispetto per le istituzioni, minando definitivamente l'orgoglio di una città.

Non c'è stata un'attività esente da una truffa ai danni degli (a)vellinesi che ancora non hanno realizzato le ragioni per cui chi prenda mazzette, penalizzi la Comunità.

Gli incarichi, gli appalti o i favori in termini di assunzioni e vittorie nei concorsi, prevedono un ritorno facilmente computalbile.

L'imprenditore tangentista, dovendo recuperare la somma versata, si rifarà sulla qualità dell'opera eseguita compresi, ovviamente, i materiali di consumo.

Le assunzioni o i brogli dei concorsi, sono voti di scambio e insieme, una bastardata nei confronti di coloro che avrebbero avuto più diritti.

Insomma, Stefano Luongo, l'ubriacone che tamponò l'auto dei Carabinieri in stato di ebrezza tre anni fa, rischiando di ferire se non peggio, i militari, non solo non si dimise, ma sbeffeggiò finanche quelli che chiedevano a gran voce, un passo indietro.

Era importante, infatti, che restasse al potere, perché altrimenti, non avrebbe potuto sovrintendere, pensiamo sempre agli ordini del cosiddetto gran capo, Festa, ai lavori della mamma di tutti gli affari, insieme allo spazzamento, secondo noi, chiamata Summer Fest.

Il provincialismo inglesofono non ha portato fortuna ai cafoncelli della scorsa gestione, anche l'affare Eurochocolate non ha avuto fortuna, e manco la Radio che doveva fruire del sub affare durante le magistrali sceneggiate festaiole.

Immediatamente Giordano mise il dito nella piaga, spiegando l'arcano che per troppa fretta o sicumera, nell'arrogante potere instaurato, avevano dovuto rendere idonea alla bisogna, una società che invece non lo fosse.

Il prefetto Paola Spena non intervenne nè a Natale, a febbraio o a Ferragosto, per cercare di mettere fine a una abiezione che si protraeva nel tempo, nell'assoluto silenzio della giunta e dell'intera maggioranza

Anche di quella signorina leccese, fuggita come un topo che abbandoni la nave, tale Barbara Politi, altra invenzione festiana, al costo di cinquemilaottocento euro al mese.

Oggi ci ritroviamo con una mano davanti e una dietro, ma l'incredibile sta nel fatto che Laura Nargi sia sindaco, e che continui a fare danni come se nulla fosse accaduto.

Le pecore avellinesi continuano a belare, e quando tutto quanto dovesse finire con un patatrac bestiale, faranno tutti insieme un beee di meraviglia, ma certo mai d'imbarazzo..!

RDM 

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