Le scelte programmatiche di Laura Nargi, o chi per essa, rasentano il parossismo, una valutazione facile per chi abbia una minima preparazione scolastica, pur non essendo uno specialista delle malattie nervose.
Ricordiamo le sedici indicazioni festiane mai realizzate, accompagnate da un'enfasi descrittiva teatrale, che lo ha esaltato nelle molteplici esibizioni quinquennali.
Gli imbrogli e le truffe che viaggiavano parallelamente alle farneticanti dichiarazioni pubbliche, sono stati la strategia narcotizzante per gli imbecilli che gli credevano o fingevano di farlo.
Oggi ci ritroviamo dinanzi a un elenco di bei propositi e grandi voli pindarici che scopiazzano gli indirizzi di governo del 2019.
Un contentino per tutti, in primo luogo D'Agostino e il suo stadio abbinato ai centri direzionali sui suoli di proprietà, che dovrebbero creare in via De Gasperi, la cittadella sportiva.
A parte che questa dovrebbe esistere in periferia, ma chi non studia, queste cose non le sa, in più, sarebbe di buon gusto evitare le marchette agli amici.
Purtroppo, diventa molto difficile non onorare cambiali propedeutiche a nuovi finanziamenti, e come si sa, senza soldi non si cantano messe..!
Intanto, la bionda signora va avanti come un Catepillar, e sappiamo che la dialettica non è il suo forte;
si contraddice platealmente, dichiarando che gli assessori dureranno un anno, per non dispiacere i consiglieri che le hanno regalato il Comune, ma contestualmente, durante lo stesso intervento, le piace rinnegarlo a favore di pubblico.
Come una bambina racconta fregnacce a iosa ma non vorrebbe che altri la ascoltassero:
Laurè, purtroppo il Consiglio è unico, non può parlare a nuora perché suocera non intenda...!
Il povero Antonio Gengaro si ritrova in un'assise fatta di persone molto rilassate sul rispetto delle leggi, coadiuvate da altre che si vendono per una predisposizione naturale al mercimonio.
Rino Genovese e i suoi tre consiglieri sono passati armi e bagagli in maggioranza, rispettando sempre il volere di qualcun altro, però nascondono la propria inaffidabilità dietro fatue argomentazioni programmatiche, di ampio respiro finto moralistico.
I puttani ai quali si riferisce Antonio Gengaro, al momento unica voce che fa dell'opposizione una missione, nell'assoluto silenzio dei sette appartenenti alla minoranza, forse avrebbero preferito l'epiteto escort, più in linea con l'ipocrisia che pervade ogni attimo della nostra epoca.
Ormai Cipriano e il resto della mini compagnia, sembrano quei prigionieri che tentino di ingraziarsi i propri carnefici, per ottenere una riduzione delle pene, e magari qualche pasto meno schifoso..!
Rino Genovese non sopporta che gli dica in faccia ciò che tutti pensano, e quelli che hanno creduto in lui, sono i primi ad essere indignati per aver dato ossigeno a un burattino nelle mani di Gianfranco Rotondi, grande estimatore della ditta Nargi-Festa, sin dal primo momento.Crediamo che il passo del saltatore della quaglia, l'abbia reso inviso al partito che gli ha permesso, per carità divina, di rimanere in Parlamento ancora una volta, insieme a chiunque gli abbia dato una mano.
E se Genovese, novello paladino di Lauretta, pensa di disarcionare Giangi dal cuore compromesso del sindaco, con le proprie non richieste intemerate, se ne faccia una ragione, i due sono legati da un'associazione difficile da dirimere, fondata su fatti inconfessabili.
RDM
Tutto giusto e condivisibile, caro Renato, però dimentichi un particolare non secondario: la storia, quella vera, di chi oggi si erge a moralista
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