È vero, non sempre chi si erga a moralista, ha una storia scevra di scheletri, capaci di contraddire totalmente l'assunto, ma questo non toglie la veridicità ai propri interventi.
Nel caso di Antonio Gengaro ricordiamo quando espulse in malo modo dal Comune, i rappresentanti di noti gruppi malavitosi, e rese difficile l'accesso alla parte imprenditoriale, abituata ad essere ricevuta da sindaci e giunte.
Il Municipio di Caserta rappresenta un vago ricordo dell'esemplare amministrazione Pio Del Gaudio, durata fino al giugno 2015, mentre sembra una copia carbone di Avellino.
I commissari inviati dal ministro dell'Interno, dovranno stabilire l'attendibilità della svendita di appalti e preferenze, la nuova filosofia gestionale, per un radioso futuro dei conti in banca di chi dia le carte al Comune.
Avellino ormai ha raggiunto livelli di spudorata laidezza, inimmaginabili, la corsa elettorale per Laura Nargi, non avrebbe fatto prigionieri, se dovesse risultare vero quanto dichiarato dal solito Gengaro in Consiglio.
Derubare la povera gente per acquisire voti, con i pacchi alimentari trafugati alla Caritas, è una schifezza incommentabile, e il primo sospetto sedeva nell'Assise.
Che dire, dopo quanto stiamo vivendo, diventa difficile meravigliarsi ulteriormente, ma ascoltare Rino Genovese che ci spiega la valenza di una giunta tecnica sconosciuta e a tempo, capace di regalare dignità alla città, possiamo solo aggiungere che alla protervia non c'é fine..!
RDM
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