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mercoledì 14 agosto 2024

Avellino: il Vescovo appoggia Nargi perchè "guarda al passato"..!


L'attività della Procura continua, ma dà la possibilità di far scomparire documenti fondamentali all'inchiesta, e Nargi ringrazia..!

Aiuole e giardini pubblici appassiti, una vegetazione che non merita acqua , il denaro va speso per appagare gli spiriti avvizziti di quegli (a)vellinesi che aspettano il concertone, una violenza alla parte per bene, che vorrebbe fruire liberamente della propria città.

Lo schifo lasciato dalle mandrie di cafoname che pascolano appena si avvicinano le ombre della sera, è il sigillo alla politica festiana prima, e di oggi, ora.

Avellino è diventata l'ombra di se stessa, da piccola cittadina di provincia densa di valori e tradizioni, assistiamo a una stura che libera i peggiori istinti omologati da un'amministrazione che come sempre, bada esclusivamente all'effimero.

Possibile che il cervello di questo piccolo individuo a capo del Comune, non sappia coniugare servizio e priorità, ma solo concertoni, luci, e inutilità?

Chissà chi le abbia suggerito che esistono valide alternative ai fuochi dispensatori di pericoli atmosferici con danni alla fauna e all'udito, e pertanto, mentre le strade continuano a presentare buche e le caditoie il proprio intasamento, avremo i droni luminosi.

La gente si stupirà, dice il sindaco curioso come un bambino, ma si sorprenderebbe ancor più, aggiungiamo, se avesse pensato agli effetti delle pozzanghere appena pioverà, e ai ragazzi che dovranno andare a scuola.

Intanto dopo l'ascolto, almeno solo in parte, degli apparecchi elettronici sequestrati, la Procura si muove per stabilire le responsabilità dei lavori pubblici.

Il sindaco è stato ascoltato, ma lasciato libero di invalidare e finanche di nascondere documenti importanti, come ha già fatto.

Non capiamo la strategia degli investigatori, dopo anni di indagini, lasciano al libero arbitrio del principale inquisito, la facoltà di agire ancora negli uffici, e con l'autorità del ruolo ricoperto.

Perché non hanno sequestrato ogni documento, chiudendo con i sigilli, armadi e cassetti, e stabilito un ufficio della Guardia di Finanza in pianta stabile al Comune, al quale rivolgersi ogni qual volta si dovesse procedere amministrativamente..?

Questa, caro Procuratore, la leggiamo quale strategia del mò to dà, e mò to leva...Amen..!

RDM

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