Non sappiamo se qualche anima buona, abbia pensato di intervenire presso la Procura, per un'indagine sui pacchi dopo che, com'è accaduto ai fratelli Aufiero a Pratola, sono stati la causa di un'elezione forse vittima di brogli.
Gli accadimenti non sono da poco, e testimonianze raccontano che l'utilizzo di questi mezzucci, sia avvenuto ad Avellino, anche nelle passate edizioni elettorali.
Don Vitaliano Della Sala ha asserito da subito, appena Antonio Gengaro ne ha fatto denuncia in Consiglio, che in effetti i pacchi non ci fossero e che anche lui se n'era meravigliato.
Da quel preciso momento il panico:
il Vescovo che fintamente, non aveva ricevuto in Curia Nargi, ma solo Gengaro, si era costruito strategicamente, la propria estraneità ai fatti, casomai si fosse scoperto il trucco.
Dopodiché, immediata la replica di Sua Eccellenza, che negava l'assunto dell'ex vice di Di Nunno e del vice direttore Caritas, don Vitaliano.
E dopo qualche giorno, il Direttore dell'Organismo caritatevole pastorale, don Paradiso, confermava quanto asserito dal Vescovo:
ci chiediamo, pertanto, come potesse conoscere gli eventi, Aiello, se non ne fosse stato coinvolto..?
Un sospetto certo, il vescovo Arturo è al di sopra delle parti, ma gli atteggiamenti che ha mantenuto nei confronti di Nargi, tra benedizioni, mazzi di fiori e licenziamenti vari, lo sconfessano platealmente.
Infatti, qual è la causa delle dimissioni del Direttore Caritas, don Antonio Paradiso, se non il disappunto di un uomo di Dio costretto a mentire..?
Insomma, il ragionamento a noi pare calzante, senza alcuna prova, però, e inoltre non siamo la Procura per inquisire questo o quello, ma se tanto ci dà tanto, simili notizie dovranno trovare, finalmente, una propria dignità.
RDM
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