In verità i segnali sono tanti, ma pochi hanno avuto la lucidità intellettiva e diremmo onestà intellettuale, per interpretare le peculiarità sfavorevoli alla vivibilità di un territorio.
Il primo impatto entrando in un centro abitato, diventa positivo o il contrario, guardando l'attività commerciale locale, un pò come il numero delle banche che ne racconta la dinamicità economica.
E Avellino ormai, fa a gara con Isernia per guadagnare la maglia nera del sud Italia, una città la nostra, da sempre amministrata solo per favorire il mammasantissima di turno, e quando i veri colpevoli sono scomparsi, ecco subentrare le ultime file capaci solo di fare platea.
Andando avanti negli anni, siamo passati all'era dei Galasso e dei Foti, per fermarci del tutto, con l'abominio di Gianluca Festa tenuto in vita dalla complice Laura Nargi, secondo la Procura, la reginetta benedetta da monsignor Arturo Aiello.
Una lettrice ha scritto che qui ci vorrebbe l'esorcista, infatti troviamo difficile coniugare una situazione tanto ingarbugliata, in cui perfino il Vescovo pare essere della partita politica, insieme a un sindaco chiacchieratissimo e gravemente inquisito.
Le serrande chiuse hanno superato le attività ancora vive, e le poche che resistono non hanno un futuro roseo davanti a sè, perché le attrattive mancano, e le amministrazioni che si sono succedute, hanno avuto un solo dio da rispettare, il denaro procurato dal padrino di turno.
Ancora oggi una terra priva di offerta, si bea di Gianluca Festa ergendolo a triste eroe da difendere, perché altrimenti non saprebbe quale sia la propria dimensione umana, che in effetti è ben misera cosa.
Lo hanno omaggiato, si sono sentiti importanti quando lo chiamavano Gianluca, hanno plaudito anche dinanzi alle evidenze, li ha derubati, ma non ne hanno contezza, tanto da voler continuare a subire, scegliendo orgogliosamente il suo epigone.
Provate a chiedervi dove portereste un amico venuto da fuori a trovarvi, che gli fareste vedere della città, quale concerto o libreria in cui accomodarsi, e trascorrere un'ora leggendo o scegliendo pubblicazioni da commentare con altri appassionati.
Baretti incapaci di incamminarsi per una strada evolutiva, e siamo nel 2024, si fossilizzano in noccioline e patatine quando ci sono, monumenti di sporcizia e inadeguatezza, si cimentano in un'attività che non conoscono, e per la quale non tentano manco di studiare.
Alla fine quel che resta è supponenza e ignoranza crassa, voglia di depredare il prossimo e aspettare che lo pseudo politico del momento, regali qualche prebenda, insieme a un immeritato futuro.
RDM
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