Gianluca Festa, dai cuoricini alla tristezza:
Solo chiacchiere, il sindaco Nargi come faceva Festa, intitola alla città gli avvenimenti, Avellino è cultura, vino, accoglienza, turismo...mentre avremmo urgenza di un Pronto Soccorso efficiente, di un Centro per l'Autismo, dell'apertura di un tunnel inutile, ma capace di consumare impunemente venti milioni, bloccando un'area importante.
La rivoluzione gentile, di cui si sta riempiendo la bocca, chissà quale significato vorrebbe si palesasse, comunità, popolo, appartenenza, civiltà, rispetto...sono questi i riferimenti a cui pensava, mentre aiutava Gianluca Festa a trafugare calcolatore e documenti..?
Perché non spiega alla cittadinanza che tanto le rappresenta una famiglia, dove siano le ragioni per cui ha voluto beffare la Procura?
È questa la carne e lo spirito di cui straparla pensando agli (a)vellinesi..?
Altrimenti monsignor Aiello, dovrebbe argomentare al Procuratore, il criterio secondo cui ha deciso di deriderlo, prendendo pubblicamente, le parti di un'indagata per associazione a delinquere, non di certo per un divieto di sosta non pagato..!
È incredibile come si sia trasfomarto quest'eremo provinciale insignificante e invivibile, Gianluca Festa viene riconfermato agli arresti, come pensavamo giusto, e ancora esiste qualche gruppetto di appassionati, che si scaglia contro i magistrati.
E dire che sono tanti i giudici che hanno valutato prove inconfutabili, video e vocali, ma ormai abbiamo raggiunto lo stato comatoso di Scampia, dove tutti fanno le barricate per difendere il proprio status.
Vescovo e sostenitori che si sono spesi in questi ultimi tempi, per la proficua azienda Festa-Nargi, dovrebbero vergognarsi.
Il tempo dei Gianluca...Gianluca, è finito, svendere la propria anima per un'ignobile prebenda, un incarico o un appalto, resta a carico delle coscienze, e mai avremmo pensato che tanti (a)vellinesi, professionisti, operai, impiegati e sfaccendati, fossero innamorati dell'illecito.
RDM
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