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lunedì 12 agosto 2024

Avellino, "dove il cielo è sempre più azzurro", secondo Laura Nargi...!


Via Guarini, improvvisamente resa inaccessibile dalla gentile Lauretta..!

Rino Genovese, dopo aver svenduto i propri elettori a Laura Nargi, un Gianluca al femminile, è diventato in Consiglio il primo sostenitore di Lauretta, perfino in maggioranza si sentono spodestati.

Il povero giornalista pensa che gli spetti un assessorato, e che possa contare in un'Assise tutta protesa ad assecondare Gianluca Festa, attraverso la biodina in fascia tricolore.

La dignità del mercoglianese diventato per decreto rotondiano, (a)vellinese, è un prodotto scaduto e irripristinabile, dopo aver offeso Nargi in campagna elettorale a piè sospinto, eccolo divenire un cavalier servente ormai perso dietro gli occhioni di Lauretta.

Intanto la città gentile, la definizione che ha coniato il sindaco per procura, si manifesta potente, appena aperti portoni e finestre allo schifo che vediamo al Corso ogni sera, la signora della scuola Arturo Brachetti, ormai nota per i suoi repentini cambi d'abito, ha provveduto a ridurre la circolazione perfino pedonale, in via Guarini.

Abbiamo descritto più volte, i disagi e la disperazione degli abitanti al Corso, che devono subire l'assalto serale delle truppe dedite al liberi tutti, che gentilmente, il sindaco ha donato a una parte molto ridotta del popolo avellinese.

Ma non paga, questo amministratore da scherzi a parte, ha provveduto a impedire la deambulazione in via Guarini, delle persone che vorrebbero uscire o rientrare in casa.

Cordoli inutili e cervellotici, delimitano aree da sempre fruite correttamente, impedendo ai portatori di invalidità, agli anziani o alle mamme con carrozzina, di attraversare liberamente la strada per raggiungere i portoni o quei pochi negozi rimasti eroicamente aperti.

Perché, cari tifosi, la città gentile di Laura Nargi, che ricordiamo al Comune già dal 2013, ha imboccato una discesa commerciale, oltre che culturale e turistica, così ripida che pensare a un'inversione di tendenza, è pura utopia.

Purtroppo la colpa non è di questa signora o del suo mecenate agli arresti, ma come sempre, di quelli che li hanno lasciati amministrare.

Restiamo speranzosi acchè la giustizia possa fare il proprio corso velocemente, liberandoci finalmente, da una annosa iattura che perseguita il Capoluogo.

RDM 



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