La vergogna al quadrato si è consumata interamente, tra gli interventi avvenuti sul balcone vescovile, che non hanno risposto a un abuso evidente e profondamente offensivo.
Condividere un evento religioso tanto a cuore per l'intera Comunità, con una persona inquisita per fatti gravi, è un segnale chiaro e incontrovertibile, che si è inviato alla Procura.
E perfino l'invito a Nargi di qualche giorno fa, alla festa della Guardia di Finanza, è stato un vulnus che ha confuso i valori della parte istituzionale, garante degli (a)vellinesi.
Mah, siamo nell'epoca più pazza degli ultimi secoli, e se anche le istituzioni si compiacciono di simili comportamenti, non potremmo meravigliarci, se trovassimo Airoma a cena a casa Nargi.
Un pannetto della Madonna oltraggiato dalla gente che plaude a Laura Nargi, e il Vescovo chiamandola solo Laura, con una forma di miserabile intimità, lascerà per sempre nella memoria di una cittadina stuprata, la volgarità concettuale, che tutto sia consentito purchè approvato da chi conti..!
Chissà che pensava la bionda prima cittadina, quando leggeva malamente, da quel foglietto denso di stronzate, che non spiegava dove fossero i documenti trafugati, e il calcolatore impacchettato e portato via dal proprio pigmalione agli arresti.
Rinascita, gentilezza, rispetto, ma di che parla signora Nargi, lei è una ladra di sentimenti ed emozioni, e non ha mai fatto un piccolo mea culpa, e anzi ha voluto sbertucciare Procura e giudici delle indagini preliminari e di Corte d'Appello, proiettando sui suoi palchi, le immagini di Gianluca Festa.
Oggi solo un popolo di questuanti e appassionati del crimine, possono tenerle il sacco, ma lei non durerà, stia certa, Vaticano, massoneria, poteri trasversali, o forze aliene provenienti da Marte, non la salveranno, e lei in una maniera o un'altra, perderà quel sorrisetto di chi la sa lunga, e le sue notti diverranno solo incubi difficli da scongiurare..!
RDM
Nessun commento:
Posta un commento