Il gioco delle tre carte procede con speditezza, e vedere una come Laura Nargi, mischiare il mazzo, embè, ci fa dubitare seriamente del livello cerebrale avellinese.
Qualcuno sta lanciando l'idea che si potrebbe cambiare senza un corso di riabilitazione, basta dirlo, in effetti, un metodo festiano che si ripropone con forza, aggirando i meandri della psiche umana.
Abbiamo spiegato giorno per giorno, in questi ultimi cinque anni, che le chiacchiere non cambiano la realtà, ma pare che siano proprio tanti a pensarla diversamente.
Gianluca Festa, padre padrone del Comune, e delle anime di consiglieri in lista d'attesa, insieme a dirigenti e funzionari, pare stia perdendo smalto, le mazzette venute a galla tanto prepotentemente, hanno provocato qualche destabilizzazione persino in quelli corti di comprendonio.
Il cosiddetto garantismo, quel sostantivo coniato ad hoc, sta dando spazio alle indagini e alle intercettazioni, anche se quel fulmine di guerra del sindaco Nargi, continua a festeggiare con l'atteggiamento felice di chi abbia vinto un premio.Se fosse volto a un servizio, diventare primo cittadino non permetterebbe tanto entusiasmo, ma ovviamente dopo i fatti che conosciamo, crediamo che la continuità professata in campagna elettorale, spieghi ogni cosa.
Un'Irpinia malandata sta determinando ogni tipo di abiezione, Monteforte è stato commissariato insieme ad Avellino, così Pratola Serra dei fratelli Aufiero e ieri è saltato dopo neanche due mesi dall'elezione, il sindaco De Angelis di Chiusano San Domenico.
Che altro scrivere, quali le ragioni di un'intemerata difesa, purtroppo siamo giunti nel fondo del baratro, e non c'è più spazio per un velo pietoso, i fatti sono chiari, incontrovertibili, e questo silenzio della Procura non promette niente di buono...per lor signori..!
RDM
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