Anche in questo caso, che volete che sia, Gengaro l'ha stigmatizzato, ma secondo le logiche avellinesi, chi non ha peccato...
Il peccato originale, signora Nargi, è insito in lei e la sua famiglia:
avrebbe dovuto provvedere, intimando a suo padre, già dalla scorsa amministrazione, di lasciare il controllo del Rubilli.
Ma che volete che sia, lei mente sui debiti che sono ben 29 milioni secondo il Commissario, e non i 14 che menziona, e mente sul patto col governo che non è un grazioso dono, ma un mutuo che dovremo restituire con gli interessi.
Sommi i due debiti, invece di turlupinare la gente, i 16 milioni più i 29, fanno quarantacinque milioni di debito, altro che futuro luminoso, sindaco, cerchi di crescere, finalmente, o si faccia consigliare da qualcuno serio, se ne conosce.
Il frutto non cade lontano dall'albero: Lauretta e il papà..!
Il conflitto d'interessi del caso dei Nargi, passa certo in sordina di fronte all'avellinese arrestato per le foto di bimbi conservati e condivisi sul calcolatore, anche se di sicuro, gli elettori di Laura Nargi, Marianna Mazza e compagnia, affiderebbero il proprio bambino a quel personaggio in manette.Perchè il motto anche clericale, recita 'sadda sempe veré, siamo garantisti, e aspetteremmo che quei bimbi arrivino almeno a quindici anni, prima di prendere provvedimenti.
Insomma, nascondere le proprie sporche faccende dietro a aspettiamo i tre gradi di giudizio, è il solito mantra di chi ha da perdere, ha avuto qualcosa, o aspetta che gli venga riconosciuta una promessa.
Oggi ci troviamo dinanzi all'ennesima truffa ideologica e oggettiva, con la scelta tecnica per la composizione della giunta.
La buona notizia è che il sempreinpiedi Rino Genovese non è stato manco consultato, ma la disponibilità di Petitto e D'Agostino, pensate che sia una possibilità tutta nostrana, di ordinare finalmente un novello esecutivo, sporcato nelle scorse attività nascoste e solo alla fine rendicontate, da Laura Nargi, Festa e l'intera amministrazione..?
I nominativi dei professionisti, ricordiamo a noi stessi, l'architetto Fabio Guerriero, pure agli arresti, pensate che non possano rispondere a qualcuno..?
Il problema, ripeteremo fino alla noia, è che il sindaco non è persona affidabile, per quanto riguarda filmati, registrazioni e Procura, e volersi affidare a una persona così inficiata da prove ambientali, e costruzione investigativa del soggetto, significa lanciarsi dal quinto piano credendo di planare dolcemente senza paracadute..!
RDM
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