Avellino: scegliere liste infangate, descrive un elettorato infimo da emarginare..!

Avellino, sfregiato da spese inconsulte atte a trarne utili personali, diventa il manifesto di una rinascita immaginata dal delirio di Nargi, Festa e la giunta intera, con la complicità di opachi dirigenti comunali..!

Il vice sindaco, non sindaca, visto che l'ex primo cittadino  riteniamo sia maschio, dell'amministrazione commissariata, vorrebbe la restaurazione in caso di vittoria, che ritiene, anzi, certa.

Tutto quanto riportato dall'inchiesta è una gigantesca fesseria, secondo l'immarcescibile Laura c'è, i concorsi erano regolari e la lista che avrebbe consentito una rotazione negli incarichi legali, non era necessaria, perché gliel'ha confermato il segretario generale Lissa.

La giurista, così si presenta, pare che non capisca un tubo di leggi e regolamenti comunali, ma improvvisamente si sveglia, e ci spiega che le delibere siano efficaci anche prive di pubblicazione.

Beh, certo, signora, anche se non siamo ferrati come lei, sappiamo come funzioni la macchina comunale, almeno per quanto riguarda le attività più terra terra.

Il problema che lei evidentemente non vede, è che quella trasparenza di cui si riempiva la bocca insieme al compagno di merende oggi agli arresti, è andata a farsi benedire per ben centosettanta volte, permettendovi di agire indisturbati nelle discutibili scelte effettuate.

Inoltre, come mai oggi racconta che se dovesse diventare sindaco le pubblicherebbe immediatamente, visto che per lei non sia necessario..?

Insomma, i sei candidati che per una ragione o un'altra, credono che sia lecito sperare nello scranno comunale più alto, ne conservano il diritto;

Laura Nargi, invece, dal basso di quanto combinato nei cinque anni scorsi, dimostra un'incapacità culturale sia amministrativa che morale, inadatta a ricoprire qualsiasi carica istituzionale.

Alla fine dei giochi, potrebbe anche risultare innocente, dinanzi a un'accusa infamante, qual è quella di associazione a delinquere;

ma il disprezzo che mostra per la legge che al momento la persegue, e la tracotante indifferenza circa quanto potrebbe accadere al Comune se fosse eletta, ci disegna un personaggio privo di scrupoli, pronto ad abbandonare qualsiasi dovere morale e istituzionale.

RDM