Troviamo veramente orribile la chiusura di Nargi al De La Ville, una sfida alla Procura di cattivo gusto, molto vicina all'arroganza malavitosa che è stata contestata all'uscente amministrazione.
La proiezione di un carcerato sul maxischermo, durante l'ultimo appuntamento prima delle urne, applaudita e osannata, crea molto disagio in quella parte della città, che sperava nella fine di un'epoca malata sprofondata nel baratro dell'incultura applicata alla nefandezza.
I fischi della tifoseria per gli altri contendenti poi, hanno definitivamente consolidato quel clima creato ad arte dalla sua amministrazione, fondato su illeciti arricchimenti e peccaminose regalie.
Le delibere nascoste o mai scritte, se non dopo un intervento alla Camera di Michele Gubitosa, e quello della Procura, sono la cartina tornasole del sistema camorrista instaurato al Comune.
Maggioranza, Giunta e dirigenza apicale, hanno permesso gli abusi evidenziati dalle indagini e dalle intercettazioni ambientali.
Dolce vita è il titolo che gli inquirenti hanno dato al procedimento ancora allo studio, una straordinaria spiegazione dell'andazzo festiano.
Quando si arriverà alla fine delle indagini, con la precisa descrizione dell'organigramma progettato per derubare la cosa pubblica, molti scenderanno dalle nuvole, e la falsa meraviglia avvolgerà le discussioni da strada.
Sinteticamente la città disegnata da Festa, Nargi e compagnia..!
Pensiamo che saranno proprio tanti, i prossimi che si dovranno confrontare con arresti e rinvii a giudizio, la matassa è troppo fitta per poter sperare in un epilogo a breve.E le sorprese non mancheranno, perché nonostante il fuggi fuggi adottato, Petitto, D'Agostino e Giacobbe, certo non potranno negare il proprio coinvolgimento, almeno morale, nell'attività spregiudicata che Festa e compagni hanno messo in atto, in questi lunghi lugubri anni.
La signora Lauretta, glielo prediciamo, non diventerà mai sindaco, perché per una ragione o un'altra, gli eventi le chiederanno il conto, che riteniamo salato.
La posizione di Rino Genovese, purtroppo è difficile, almeno due liste, quella di Petitto e D'Agostino, sono inaffidabili, e non vorremmo che fossero finanche un Cavallo di Troia, infiltratosi per disturbare l'andamento delle elezioni.
La speranza è che la gente per bene, possa scegliere liberamente, i candidati meritevoli, con una propria storia che smetta le favole truffaldine buone per i beoti, e parli dell'abbandono dei giovani emigrati, e dei tanti locali chiusi in cui abita solo la scritta affittasi..!
RDM
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