Ognuno dei candidati alla poltrona del sindaco, ha il diritto di esprimere il proprio programma, punto di vista, o valutazione di quanto accaduto precedentemente.
Esprimersi prendendo in giro gli astanti è una prassi adottata da Gianluca Festa che ha fatto scuola alla vice, la quale noncurante di un'accusa infamante, ha deciso di approcciare queste elezioni, col piglio dell'esperto nocchiere conoscitore dei fondali, e delle coste a cui vorrebbe approdare.
Laura Nargi continua imperterrita, a frequentare gli incontri con gli altri candidati, illustrando con l'arroganza del saccente, traguardi inesistenti, e volitivi impegni gestionali.
Gianluca c'è...agli arresti..!
Ottantotto persone si sono prestate a riempire le liste di questa signora, che ha fatto solo danni durante il proprio mandato, conformandosi a una linea di pensiero truffaldina che è sotto l'occhio di tutti, appoggiata da una tifoseria furbetta, contrapposta alla Procura.Difendono l'indifendibile, nonostante siano privi di alcun riscontro documentale e ambientale, fottendosene bellamente, di ben tre ordini di giudizio.
La Procura, il giudice per le indagini preliminari e il tribunale del riesame di Napoli forte di altri tre magistrati, non riescono a superare il cosiddetto garantismo avellinese, che vorrebbe attendere almeno una decina di anni per i tre giudizi, se si fosse fortunati, prima di accorgersi d'essere stato rapinato.
Gianluca Festa così come Laura Nargi, per la legge sono innocenti fino a quando non vi sia la pronuncia della Cassazione, che in effetti, non è definitiva, se questa inviasse il tutto alla Corte d'Appello, iniziando un nuovo iter con i tempi che comporterebbe.
E allora due signori accusati di associazione a delinquere e altro, un'intera giunta, i massimi dirigenti comunali e qualche imbroglione spurio che sempre si trova, potrebbero svendere il Comune e mandare in bancarotta l'intera città.
La risposta invece, che ogni essere pensante dovrebbe attendersi da lor signori, sarebbe dovuta essere il ritiro dalla scena politica, per non far correre alcun rischio alla cittadinanza, nel caso in cui le sentenze concordassero con i capi d'accusa.
Invece, le truppe cammellate sperano proprio in una tipologia di amministratori allegrotti, con i quali poter fare facilmente ogni tipo d'affare, alla faccia della legge e di tutta la magistratura dell'etere.
RDM
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