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venerdì 3 maggio 2024

Avellino: tanti opportunisti incursori, qualcuno però, è persona perbene..!


Rino Genovese è riuscito a convincere Forza Italia, perché vengano messi da parte i simboli, per attestarsi tutti in un'unica lista civica.

Ma pare che la Lega si sia tirata fuori insieme all'Udc, una marginalità per l'esiguo numero dei propri sostenitori.

Segue Ines Fruncillo, un segretario di pezza incapace di garantire la gente avellinese, pur di poter ottenere una candidatura, diremmo offensiva per qualunque dignità, alle prossime europee.

Fratelli d'Italia, il partito familistico più dispotico dell'arco costituzionale, decide per tutti da Roma, senza alcun rispetto per chi dovrebbe godere di una propria autonomia.

Fruncillo si accontenta, ormai il cameriere politico è un lavoro come un altro, si serve e ci si genuflette, come i consiglieri di maggioranza appena commissariati.

Intanto, la partita che intende giocare Genovese, dovrebbe chiarire fino in fondo, chi siano gli alleati, con nomi e cognomi, proprio come ha preteso Maurizio Petracca da Antonio Gengaro.

Nessun appartenente alla vecchia amministrazione, dovrà comparire fra le liste della sinistra, se si vorrà tentare di cambiare quel volto sudicio che ci ha regalato Giangi.

Livio Petitto e Angelo Antonio D'Agostino, diventano i referenti della politica delle tre carte: 

comparielli di Festa, tanto da essere sicuri della sua innocenza, negando l'evidenza dimostrata dalla Procura, e l'immonda gestione sotto gli occhi di tutti.

Saltatori della quaglia, e inaffidabili giocolieri delle preferenze, raccolte qui e là, con inconfessabili magheggi.

Allontanati dal Pd insieme a Festa, entrambi hanno tentato di tutto pur di rientrarci, alla faccia della dirigenza locale, ben diversa però, da quella rappresentata da Fruncillo.

Salvatore Biazzo, sempre fedele per qualsiasi espressione demitiana..!

Purtroppo per loro, Pizza e Petracca hanno fermamente corroborato le proprie decisioni, con una volontà ferrea, che li ha convinti di saltare il fosso, attraccando al molo della destra, che nella propria disperazione avrebbe accolto chiunque, purché traghettatore di qualche voto.

Ma ecco che improvvisamente si fa spazio una nuova lista, Base Popolare, che fa capo a Giuseppe De Mita, pronto ad alloggiare anche il diavolo, pur di ottenere due risultati: 

il potere e una ribalta che certamente non merita..!

Siamo all'assalto inverecondo della diligenza, personaggi da ultima fila cercano un posto al sole, sfruttando la manovalanza festiana abbandonata a se stessa, alla ricerca spasmodica di un nuovo padrone che possa appagare il proprio animo servile.

Rino Genovese dovrà saper gestire queste affiliazioni conosciute o immaginabili, perché alla fine, se tutto filasse, cercherebbero certo, di piazzare discutibili personaggi alla Luongo, per fare un esempio, facente capo a un mai sazio D'Agostino.

RDM




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