Laura Nargi e Gianluca Festa erano amici prima del percorso politico che hanno condiviso, secondo il detto chi si somiglia, si piglia..!
Hanno generato un'amministrazione attenta a logiche perverse, tendenti a sfruttare la parte più vulnerabile dell'individuo.
Evitare le zone grigie della città, dense di problemi, sofferenze e fastidio, é stata la regola, e far posto a tutto quanto fosse divertimento, anche a spese di interi quartieri imprigionati e abusati, con l'arroganza che l'ha contraddistinta.
Ci siamo ritrovati ancora una volta sui media nazionali, per avvenimenti nefasti, oltre alle solite classifiche che ci collocano agli ultimi posti per tutto, l'inquinamento in testa.
Ora la gara é fra i cosiddetti garantisti e i manettari, due classi distintive, che vorrebbero stabilire di volta in volta la giustezza di una scelta di campo.
Noi ne abbiamo coniato una terza, i razionali, quelli che riescono a gestire gli umori e le valutazioni dettate spesso, da ignoranza o eccessiva saccenteria.
Le informazioni sul caso Festa piovono ovunque, e la Procura molto suggestivamente, ha adornato un comunicato per la stampa di alcune foto esplicative e incontrovertibili, che misurano un uomo che mostra disprezzo per un ruolo istituzionale di grande dignità e occasione di orgoglio.
Tutto non ha più senso, qualsiasi elucubrazione perde significato e merito, e solo l'ipocrisia spicciola, che dice di credere nella giustizia, ma solo di quella più favorevole, troviamo sia uno spregevole esempio di partigianeria.
Livio Petitto appartiene alle Forze dell'Ordine, prima d'essere un rappresentante istituzionale regionale, e nell'uno e nell'altro caso, avrebbe dovuto rispetto per chi lavori nella ricerca della verità.
Sostituti, Polizia, Carabinieri, Guardia di Finanza, uffici, impegnati per due anni a valutare, controllare, studiare documenti, video, registrazioni, per offrire un servizio alla Comunità, con una semplice scelta di campo, una definizione, garantismo, si decide di rendere inutili e perfino deleterie, tante professionalità.
Poi, potrebbero verificarsi altre situazioni che agevolerebbero lor signori durante un processo, fatte di cavilli legali, o speciose strategie processuali, ma certo i fatti ascoltati nelle intercettazioni, i filmati, le testimonianze e la documentazione in possesso di Domenico Airoma, non spariranno mai più dalla mente della gente per bene.
Sono stati impiegati perfino cani antidroga nelle molteplici operazioni, e cari signori garantisti, qualunque possa essere l'epilogo di questo schifo reiterato per anni, Festa e i tanti che si sono prestati agli illeciti contestati con le prove inoppugnabili, fin qui registrate, avranno per sempre su se stessi, il sigillo dell'infamia.
RDM
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